Usciamo dal nostro sepolcro; Cristo ci chiama!
Gesù ci mostra attraverso la Sua Parola una grande verità: Il Suo amore per la sua creatura! Gesù piange, si commuove dinanzi al sepolcro di Lazzaro ormai morto. Ma qualcuno si domanda: Perché Gesù piange dinanzi alla morte di un uomo seppure a Lui caro, visto che è Dio e sà che la morte non è la fine di tutto? Una domanda lecita sicuramente!
La risposta però è semplicissima
Gesù si commuove, non piange di dolore o disperazione ma di commozione. Vede quanto ha sofferto Lazzaro, vede la miseria umana soggetta al doloroso calvario della vita. Gesù si commuove dinanzi alla sottomissione di Lazzaro. Si commuove dinanzi alla fede stessa di quest’uomo che fino alla fine non ha smesso di essere guarito da Gesù. Ecco quindi dobbiamo sottolineare la parola: COMMUOVE.
Gesù non resta indifferente
Gesù quindi non è freddo e indifferente dinanzi all’uomo che soffre. Gesù è Dio ma anche Uomo. Gesù conosce tutto di noi. Sa ogni nostro movimento del cuore. Gesù piange quando vede soffrire. Gesù piange quando facciamo soffrire. Gesù piange anche però di commozione, di gioia nel vedere la fede di una sua creatura che fino all’ultimo istante continua a credere in Lui. Crediamo, non molliamo dinanzi a niente. Perché più dura è la prova, più grande sarà la ricompensa.
Non dobbiamo mollare mai! Noi siamo cristiani e dobbiamo credere assolutamente e quando la fede si fa debole, dobbiamo pensare alle parole che disse a Maria: “Se crederai in Me, vedrai la Gloria di Dio.”
Crediamo, fermamente, crediamo perché è questo ciò che Dio ci chiede; credere soprattutto quando le cose diventano a noi impossibili ma possibili a Dio.
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