Una fede genuina che accende il cuore
Questa è la testimonianza di Simona che dimostra una fede genuina, una fede che cattura sicuramente lo sguardo di Gesù e di Maria:
Mi chiamo Simona e sin da piccola ho sempre e parlato alla mia Madonnina. In particolare mi rivolgevo spesso ad un’immagine che avevo appesa sopra la testata del mio letto. Le ho sempre rivolto i miei sguardi, le mie preghiere, i miei sorrisi e le mie richieste di aiuto, come se Lei fosse li, presente e vera, ad ascoltarmi.
Queste parole dimostrano una fede genuina che solo da un cuore semplice può nascere. E continua dicendo:
Sono cresciuta in una famiglia cristiana, credente, pronta ma col tempo e con il crescere dell’età, il desiderio di autonomia e la voglia di scoprire il mondo, mi hanno portato lontano. Ho iniziato a trascurare la Santa Messa, i Sacramenti e la vita cristiana ma, per fortuna, mai le preghiere al Signore e l’attaccamento alla mia Madonnina.
Insomma, mi sono abituata ad una vita mondana, alla moda, ai divertimenti, alle feste. Una vita che tutti consideriamo “normale” ma che mi lasciava sempre un pò perplessa, perché spesso non mi ritrovavo con le tendenze del momento e le idee dei miei coetanei.
La vita di Simona, e la sue fede iniziano quindi a barcollare, a non essere più così genuina…
Fede autentica
Nell’estate 2008, io ed una mia cara amica, alla ricerca di una vacanza spensierata e lontana dalle problematiche sentimentali che ci stavano assillando, decidiamo di partire insieme, ma li, dalla spiaggia, per una serie di circostanze e coincidenze che non avevamo programmato, ci ritroviamo catapultate nella piazza di un famoso santuario legato a un’apparizione mariana. Qui, mentre attendevo l’inizio della Santa Messa, intorno a me vedevo gente che pregava intensamente, in ginocchio sulla ghiaia.
I ragazzi avevano un entusiasmo ed una luce negli occhi, che io non avevo mai visto prima. Ho “sentito” da parte loro, una fede genuina e vera, che io non avevo mai provato prima, che mi ha attraversato il cuore e mi ha colpito come uno schiaffo in pieno viso.
La mia fede, invece, dov’era?
Ma ecco che durante la Santa Messa, qualcosa di strano è avvenuto: ho pianto, si, e anche tanto, oh quanto ho pianto, Dio solo lo sa. Non riuscivo a fermarmi e dentro di me dicevo: “Oh Signore, come potrò mai costruire una famiglia tutta mia, occuparmi dei miei figli e trovare il tempo e la pazienza per fare tutto quello che un impegno così grande può richiedere, se non riesco a trovare nemmeno un’ora, una misera ora alla settimana per venire in Chiesa da te? Che tristezza Gesù!
Quell’esperienza è stata indimenticabile e al rientro ho portato con me una pace e una serenità che mi hanno aiutato ad affrontare mesi dopo, l’operazione al cuore di mia madre, senza alcun timore. Ero sicura che la Madonna l’avrebbe protetta.
La mia fede si spegne di nuovo
Poi purtroppo anche quest’entusiasmo si è dimostrato un fuoco di paglia. Quanto siamo deboli e piccoli noi esseri umani! Per qualche mese sono tornata all’ovile ma poi nuovamente, piano piano, mi sono allontanata. La frenesia del mondo, il lavoro, i genitori anziani da seguire, la voglia di divertimento ed un nuovo amore hanno occupato la mia vita e così, quasi senza accorgermene, ho lasciato nuovamente Gesù fuori alla porta.
Mi sono sposata, e ho voluto farlo in Chiesa. Con mio marito abbiamo scelto il giorno 30 dicembre 2011. Dopo due anni di tentativi per avere un figlio e la sofferenza per un aborto spontaneo, abbiamo eseguito degli esami per capire se c’erano problemi fisici che lo impedissero. L’estate 2013 il nostro ginecologo, con i referti alla mano, ci dice chiaramente che le coppie fertili sono ben diverse da noi e che se volevamo dei figli sarebbe stato meglio farsi aiutare. Tornati a casa sconfortati, ne abbiamo parlato e abbiamo deciso che un figlio è un dono di Dio. Non ce la sentivamo di forzare la mano (tipo inseminazione, o fecondazione assistita).
La Grazia di diventare mamma
I giorni seguenti mi sono recata in chiesa e in ginocchio sotto l’altare di Maria (che ho scoperto poi essere proprio l’altare dedicato all’Immacolata Concezione), parlando alla mia Madonnina, Le dico: “Adesso Madonnina bella mi spiace ma devo proprio dirti la preghiera a cui tu non puoi dire di no e, abbi pazienza, perché resterò qui a dirti Rosari finché Tu non mi farai avere un bimbo, perché io desidero davvero essere mamma“. E così ho fatto. In lacrime ho recitato la mia preghiera e snocciolato Rosari, come mai avevo fatto prima. Il Rosario lo dicevo solo quando ci “inciampavo” ad una veglia funebre o se per caso lo recitavano quando ero in chiesa. Il 24 giugno 2014 nasce Elisa, e il 29 agosto 2016 nasce il nostro dolcissimo Alberto. Quanta gioia!
Dio non c’era ancora
Il rapporto con Dio di Simona ha avuto alti e bassi, ma come potete notare, Gesù e Maria, premiano la fede genuina, quella che non si chiede perché, quella che crede e basta. Dio infatti, proprio nei momenti di difficoltà, mostra tutta la sua vicinanza e attraverso questi momenti, ci da l’opportunità di cambiare.
Dopo questo segno bellissimo che Simona ottiene grazie a uno slancio di fede verso Maria, dovrà affrontare una selva oscura: ” La morte dei suoi genitori”, ma grazie a questo lutto, possiamo dire che il suo cuore inizia ad amare seriamente Dio.
Il lutto e la mia conversione
Il 17 ottobre 2019 muore mio padre per infezioni e complicazioni varie e il mese successivo, il 17 novembre, muore anche mia madre per polmonite. Ero legatissima ai miei genitori, soprattutto a mia madre. Figlia unica, mi sentii persa, quasi “spazzata via” insieme a loro. Per fortuna avevo la mia famiglia, regalatami da Dio, a tenermi stretta a sé perché non mi perdessi.
Il mio parroco in questo periodo difficile mi diede una mano, dicendomi di comprare un libro per una buona lettura cristiana, così andando in libreria acquistai un testo sulla Madonna, dove parlava delle apparizioni di Rue du Bac in Francia. La lettura mi prendeva così acquistai altri libri su altre apparizioni, come Fatima e Lourdes. Non sapevo niente dei messaggi che la Madonna aveva dato in questi luoghi. Posso dire che la mia conversione è avvenuta proprio leggendo quel libro, delle apparizioni in Rue du Bac.
Il desiderio di Dio
Man mano Simona ha sentito sempre più forte il desiderio di Dio così, per accendere la fede sempre di più, divorava libri su Maria, pregava non più solo quelle preghiere per i suoi bambini alla sera, ma sentiva l’esigenza di pregare almeno tre ore al giorno e lo faceva di buon mattino. Grazie a Simona, anche un matrimonio si è salvato, perché una sua amica convinta di volersi separare, si rivolse a lei che a sua volta, le disse di pregare ogni giorno insieme il Santo Rosario, così la Madonna attraverso la fede genuina di Simona ha conquistato anche il cuore di un’altra anima.
Ed ecco oggi Simona cosa dice con il suo cuore nuovo:
Fa male vedere le persone a noi care ancora attaccate a questo mondo e insensibili all’Amore di Dio. Sentire ragionamenti frivoli, volgari e opportunisti che ormai sono all’ordine del giorno. Capire quanti schiaffi diamo ogni giorno a Gesù con le nostre bugie anche piccole, le maldicenze, i commenti, i pettegolezzi o anche solo i pensieri cattivi, critici e inutili, è doloroso. Se lo sentiamo noi, creature grezze, chissà cosa non prova Gesù che è Amore puro.
La strada è lunga e rischiosa, ogni giorno preghiamo Dio perché ci dia il dono dell’umiltà, della fede e della perseveranza. E troppo facile infatti tornare ad addormentarsi e riabbracciare le comodità e le attrazioni della vita mondana. Purtroppo il mondo è come un grande luna park in cui ci si perde, da mille curiosità e travolti dal vortice della vita quotidiana, che non ti lascia più il tempo per fermarti e capire dove stai andando.
Dio è Padre di tutti, basta volerlo
Dio è Padre e ci ama, sia chiaro, ma non sempre soddisfa le nostre esigenze, come vorremmo, perché Lui ci aiuta secondo la sua visione e da lassú vede molto meglio di noi. Delle ragioni del suo operare, ce ne possiamo accorgere solo dopo, come è successo a me. Se mi avessero detto un giorno: “saresti contenta se entro un mese tu perdessi entrambi i tuoi genitori?” Certo che no, sarebbe stato un dolore immenso. Poi è arrivata la pandemia e allora ho capito. Anche li dove l’uomo cieco vede una disgrazia, Dio invece sta operando le sue grazie.
Il Signore ha scelto per me questa strada e io lo ringrazio molto. Spero che altri possano vedere, con gli occhi della fede, la strada che il Signore ha preparato per loro e spero con tutto il cuore che questa mia testimonianza sia gradita a Dio e che possa usarla per aprire qualche cuore ancora chiuso e incredulo. Tutti possiamo conoscere e sentire Dio vicino, basta volerlo, anche solo un pò, perché il resto lo farà Lui.
Tratto dal Settimanale di Padre Pio
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