Terzo sabato alla Regina del Santo Rosario: La nascita di Gesù
Cosa sono i 20 sabati alla Regina del Santo Rosario
Prima di metterci in ascolto della Parola di Dio, invochiamo lo Spirito Santo e preghiamo con la fede della Chiesa.
Terzo sabato: La nascita di Gesù
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
INVOCHIAMO LO SPIRITO SANTO
Noi ti adoriamo e ti amiamo con tutto il nostro cuore, o Spirito divino, Dio onnipotente, Amore del Padre e del Figlio. Vieni dunque, o Dio di bontà e di misericordia, a dare la grazia col tuo alito vivificatore al nostro cuore; vieni, o Fuoco divino e insegnaci a parlare il linguaggio dei Santi. Vieni e con la tua luce ineffabile illuminaci, col tuo fuoco purificaci, accendici il cuore e rendilo ardente della tua carità. Spirito di verità, senza di te siamo nell’errore; Spirito di amore, senza di te siamo aridi; Spirito di vita, senza di te siamo senza vita. Donaci, perciò, o Dio di bontà, i frutti del tuo Spirito. Amen. (Dagli Scritti di Bartolo Longo)
PREGHIAMO CON LA CHIESA
Padre buono, che in Maria, vergine e madre, benedetta fra tutte le donne, hai stabilito la dimora del tuo Verbo fatto uomo fra noi, donaci il tuo Spirito, perché tutta la nostra vita nel segno della tua benedizione si renda disponibile ad accogliere il tuo dono. Per Cristo nostro Signore. Amen.
ASCOLTIAMO LA PAROLA DI DIO
Per dare maggiore profondità alla nostra meditazione apriamo il cuore al Signore che ci parla.
La nascita di Gesù
Dal vangelo di Luca (2,212)
In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando era governatore della Siria Quirinio. Andavano tutti a farsi registrare, ciascuno nella sua città. Anche Giuseppe, che era della casa e della famiglia di Davide, dalla città di Nàzareth e dalla Galilea sali in Giudea alla città di Davide, chiamata Betlemme, per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che era incinta. Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c’era posto per loro nell’albergo.
C’erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò davanti a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce.
Essi furono presi da grande spavento, ma l’angelo disse loro: “Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia”.
La nascita di Gesùtta
MEDITIAMO
L’ascolto e la meditazione si nutrono di silenzio. Facciamo una breve pausa, poi, leggiamo e continuiamo a meditare.
Meditazione del Bartolo Longo
Si accorge Maria dell’imminenza del parto, non per dolori sopraggiunti, come alle altre donne, ma per l’accrescimento del suo amore e del desiderio che aveva, di mirare con i suoi occhi e stringere tra le sue braccia il Figlio unico di Dio e suo. Ma in che stato si trova! In quale tribolazione si trova Giuseppe! Il freddo, la notte, l’oscurità, il concorso di una folla di stranieri, il tumulto aumentano la loro pena, il loro imbarazzo, la loro fatica. Eppure non sfugge loro una parola di lamento. Meglio istruiti degli altri uomini dei segreti della condotta di Dio, ben sanno che quelli che Egli sceglie per le sue più grandi imprese debbono essere disposti alle più dure prove.
In un angolo, dunque, di questo rifugio, ben conveniente alla nascita di un Bambino destinato a morire un giorno su di una croce, Maria entra in profonda contemplazione e, restando sempre quale era stata, Vergine e Immacolata, diviene realmente Madre mettendo al mondo il suo Figlio, Capo, Erede e Primogenito, secondo la carne, della Casa di Davide. Il Verbo Incarnato per sua propria virtù divina, come raggio di sole che entra per la finestra senza romperne il cristallo, entra nel mondo per mezzo di Maria Vergine in un piccolo corpo, ma bello infinitamente. La Regina del Cielo e della terra. Ella avvolge in poveri panni il Creatore del tutto, e lo pone a giacere nella mangiatoia, che serve da culla. Chiama il suo vergine Sposo, e con lui gli rende le prime e le più pure adorazioni che la terra gli abbia mai rese! Rallegriamoci con questa divina Madre e con S. Giuseppe; alle loro uniamo le nostre lodi!
CONTEMPLIAMO IL MISTERO
Guidati da Maria fissiamo lo sguardo sul volto di Cristo per poi aprire il cuore alla lode trinitaria, traguardo di ogni contemplazione cristiana.
Mostraci il tuo volto, Signore, in te speriamo. Donaci il tuo sguardo Maria: con te crediamo, con te amiamo.
Padre nostro… Ave Maria… e benedetto il frutto del tuo seno Gesù dato alla luce a Betlemme… Santa Maria… (10 volte). Gloria al Padre…
LLa nascita di Gesù
PREGHIAMO CON IL BEATO BARTOLO LONGO
Noi ti adoriamo, o Verbo Incarnato!
Noi ti adoriamo, o Figlio del Dio vivente! Noi ti adoriamo, o Dio vero, rivestito della nostra came e soggetto volontariamente alle nostre miserie.
Vieni con la tua grazia nell’anima nostra, e sii il nostro vero Salvatore.
Signore, noi siamo poveri!
ma non sei Tu si ricco e potente da farci in un momento ricchi della tua grazia? Ti offriamo, dunque, quel che abbiamo. Questi cuori li doniamo a te; rendili puri, umili e poveri come il tuo.
Ti doniamo la nostra volontà e tutte le facoltà dell’anima nostra; Ti doniamo noi stessi affinché non viviamo che per te, non desideriamo che te, non amiamo altro che te. (Dagli Scritti di Bartolo Longo)
La giaculatoria che ora recitiamo ci aiuti ad unire il significato del mistero che abbiamo pregato con l’impegno di vita.
Regina del Santo Rosario di Pompei, Madre nostra dolcissima, ottienici di sentire la tua ansia apostolica, per portare Cristo ai nostri fratelli e metterci a loro servizio nell’amore.
Beato Bartolo Longo, apostolo del Santo Rosario, prega per noi.
La nascita di Gesù
PICCOLA SUPPLICA ALLA MADONNA DI POMPEI
Dopo aver meditato e contemplato il mistero, concludiamo la nostra preghiera rivolgendoci con amore filiale a Colei alla cui scuola impariamo a immergerci nel mistero di Dio e a vivere come a Lui piace.
Vergine del Santo Rosario, Madre del Redentore, donna della nostra terra innalzata al di sopra dei cieli umile serva del Signore proclamata Regina del mondo dal profondo delle nostre miserie noi ricorriamo a Te. Con fiducia di figli guardiamo il tuo viso dolcissimo. Coronata di dodici stelle, Tu ci porti al mistero del Padre, Tu risplendi di Spirito Santo, Tu ci doni il tuo Bimbo divino, Gesù, nostra speranza unica salvezza del mondo. Porgendoci il tuo Rosario Tu ci inviti a fissare il suo volto. Tu ci apri il suo cuore, abisso di gioia e di dolore, di luce e di gloria, mistero del figlio di Dio, fatto uomo per noi. Ai tuoi piedi sulle orme dei Santi ci sentiamo famiglia di Dio. Madre e modello della Chiesa, Tu sei guida e sostegno sicuro. Rendici un cuor solo e un’anima sola, popolo forte in cammino verso la patria del cielo. Ti consegniamo le nostre miserie, le tante strade dell’odio e del sangue le mille antiche e nuove povertà e soprattutto il nostro peccato. A te ci affidiamo, Madre di misericordia: ottienici il perdono di Dio, aiutaci a costruire un mondo secondo il tuo cuore. O Rosario benedetto di Maria catena dolce che ci annoda a Dio, catena d’amore che ci fa fratelli, noi non ti lasceremo mai più. Nelle nostre mani sarai arma di pace e di perdono, stella del nostro cammino. E il bacio a te con l’ultimo respiro ci immergerà in un’onda di luce, nella visione della Madre amata e del Figlio divino, anelito e gioia del nostro cuore con il Padre e lo Spirito Santo. Amen.
La nascita di Gesù
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