Spiegazione del Padre nostro parola per parola
Un giorno Gesù si trovava in un luogo a pregare e, quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: “Signore, insegnaci a pregare” (Lc 11.1). In risposta a questa domanda il Signore affidò alla sua Chiesa la preghiera del “Padre nostro”. San Luca ci riporta un testo più breve di questa preghiera (fatta di cinque richieste), san Matteo una versione più ampia (fatta di sette richieste). La tradizione liturgica della Chiesa ha sempre usato il testo di san Matteo:
Il Padre nostro è la preghiera cristiana fondamentale. Tertulliano scrisse: “L’orazione del Signore (il Padre nostro) è veramente la sintesi di tutto il Vangelo”. E san Tommaso d’Aquino dice: “La preghiera del Padre nostro è perfettissima.”
Le prime comunità cristiane lo pregavano tre volte al giorno, lo consiglia anche la “Didaché” (8,3) o “Dottrina dei dodici Apostoli” che, scritto verso la fine del I secolo d.C., può essere considerato come il più antico catechismo cristiano. Il Padre nostro è una preghiera essenzialmente comunitaria, è la preghiera della Chiesa. Dal IV secolo è collocata nel cuore della celebrazione eucaristica. Essa è preceduta da queste parole: “Obbedienti alla parola del Salvatore e formati al suo divino insegnamento, osiamo dire…”
Senza questo precetto esplicito del Signore nessuno avrebbe mai avuto l’ardimento di chiamare Dio: Padre nostro. Senza Cristo non avremmo mai saputo di essere realmente figli di Dio e partecipi della natura divina, dunque, non avremmo mai saputo quanto Dio ci ama.
Spiegazione del Padre nostro:
Padre
- Chi è questo Padre?
- Di chi è questo Padre?
Nostro
Questo è il Padre vostro. Perché avete paura di lui? Tendetegli le vostre mani.
Dio si è concesso a noi come Padre, ci ha dato tutto. Sappiamo che i nostri padri terreni fanno tutto per noi, tanto di più fa il nostro Padre celeste.
Padre che sei nei cieli
Significa: il nostro padre terrestre ci ama, ma il Padre celeste ci ama ancora di più. Nostro padre è capace di arrabbiarsi, lui no, lui ci offre solo amore.
Sin santificato il tuo nome
In cambio dobbiamo rispettarlo, perché lui ci ha dato tutto e perché è nostro Padre e lo dobbiamo amare. Dobbiamo glorificare e lodare il suo nome. Dobbiamo dire ai peccatori: lui è il Padre, sì, è mio Padre e desidero servirlo e glorificare il suo nome. Questo vuole dire «sia santificato il tuo nome»,
Venga il tuo regno
Cosi si ringrazia Gesù e gli si intende dire: Gesù, noi non sappiamo nulla, senza il tuo Regno siamo deboli, se non ci sei tu presente insieme a noi. Il nostro regno passa, mentre il tuo non passa. Ristabiliscilo!
Sia fatta la tua volontà
O Signore, fa’ che il nostro regno sprofondi, fa’ che solo il tuo regno sia quello vero, fa’ che noi ci rendiamo conto che il nostro regno è destinato a finire e che subito, “ora”, permettiamo che sia fatta la tua volontà.
Come in cielo così in terra
Qui, Signore, si dice come ti obbediscono gli angeli, come ti rispettano; fa che anche noi possiamo fare come loro, fa’ che anche i nostri cuori si aprano e che possano rispettarsi come ora lo fanno gli angeli. E fa’ anche in modo che sulla terra possa essere tutto santo come lo è nei cieli.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano
Dacci Signore, il pane e il cibo per il nostro animo; daccelo ora, daccelo oggi, daccelo sempre, che questo pane possa diventare il cibo per l’anima, che ci nutra, che quel pane santifichi te, che quel pane divenga eterno. O Signore, noi ti preghiamo per il nostro pane. O Signore, fa’ che noi lo riceviamo. O Signore, aiutaci a capire ciò che dobbiamo fare. Fa’ che ci rendiamo conto che il pane quotidiano non ci può essere dato senza preghiera.
Rimetti a noi i nostri debiti
Rimetti, Signore, a noi i nostri peccati. Rimetticeli perché noi non siamo buoni e non siamo fedeli.
Come noi li rimettiamo ai nostri debitori
Rimettili a noi perché anche noi li rimetteremo a coloro verso i quali fino ad ora non siamo stati capaci di perdonare. O Gesù, rimetti a noi i nostri debiti, ti supplichiamo. «Voi pregate che vi siano rimessi i peccati nella stessa misura nella quale voi li rimettete ai vostri debitori, senza rendervi conto che se i vostri peccati fossero rimessi veramente così come voi li rimettete agli altri, sarebbe una ben misera cosa». Ecco che cosa vi dice il vostro Padre celeste con quelle parole.
E non ci abbandonare alla tentazione
Signore, liberaci dalle grandi prove. Signore, noi abbandonare nelle mani della tentazione ma dacci la forza di superarle per tuo amore.
Ma liberaci dal male
Signore, liberaci dal male, quel male che ci allontana da te, che ci divide dall’amore, che ci fa soffrire, che ci porta alla perdizione.
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