Solo chi genera speranza rende il mondo migliore
La speranza è un qualche cosa che nessuno di noi può farne a meno. Senza la speranza saremmo disperati o troppo rassegnati. Ecco perché è tra le virtù teologali, ciò significa che un cristiano senza questa virtù, non può definirsi tale.
Mi piacque molto l’espressione di Papa Francesco che diede nel 2020, dove mette dinanzi, un aspetto del tutto nuovo del cristiano che viene visto come un “Generatore di Speranza ” cioè un cristiano non deve solo sperare, ma donare speranza agli altri. Sennò sarebbe quasi una speranza singola, a senso unico, egoistica. Chi ama Gesù, chi segue Gesù, diventa automaticamente, l’uomo della speranza e la donna della speranza. Basti vedere la serva di Dio, Natuzza Evolo, giusto per nominare una delle tante donne speranza, che confortava la povera gente che si recava da lei con la speranza nel cuore, oppure San Pio da Pietrelcina che a tutti coloro che avevano un problema, andavano da lui con la speranza nel cuore di poter guarire, risolvere i propri problemi.
Questo significa che il cristiano diventa speranza, perché porta nel cuore Cristo che è Speranza dei popoli. Se tutti noi diventassimo speranza per l’uno e per l’altro: nessuno morirebbe disperato. Nessuno si rassegnerebbe senza lottare, nessuno si sentirebbe troppo solo da desiderare di morire.
Cosa significa generare speranza?
A volte pensiamo che dare speranza agli altri significa risolvere i loro problemi. No, significa stare al loro fianco nei momenti difficili, e sussurargli; coraggio ce la farai, Dio ti ama. Spesse volte, dona più speranza un sorriso, anzichè un piatto alla mensa dei poveri che sono più affamati di amore, anziché di pane. Quando qualcuno ci sorride; ci incoraggia! Il sorriso fatto a chi soffre, a chi si sente solo, diventa come un raggio di sole dietro le nuvole.
Chi genera speranza negli altri, dona la sua stessa fede, perché l’altro comprenderà e vedrà Cristo in lui. Perché Gesù è l’Uomo della Speranza, il Figlio di Dio che ha spezzato ogni disperazione, vincendo con la morte stessa, la morte.
A volte togliamo la speranza in quelle persone che si sentono afflitte, derelitte, abbandonate, ammalate. Non togliamo la speranza, perché essa da motivo al cuore di battere ancora, perché essa da la forza di credere fino in fondo. Siamo cristiani, dobbiamo generare la speranza e non cancellarla. Un cristiano senza speranza, è come un uccello senza ali, che seppure non sa volare, sa di poterlo fare.
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