San Raffaele Arcangelo la medicina di Dio cosa vuol dire?
San Raffaele arcangelo che significa medicina di Dio e di solito si rappresenta questo arcangelo insieme a Tobia, mentre lo accompagna o lo libera dal pericolo del pesce. Il suo nome compare soltanto nel libro di Tobia, dove egli viene presentato come modello di angelo custode, perché protegge Tobia da tutti pericoli: dal pesce che voleva divorarlo (6, 2) e dal demonio che l’avrebbe ucciso con quegli altri sette pretendenti di Sara. Guarisce la cecità del padre e così manifesta il suo carisma speciale di essere medicina di Dio e patrono di coloro che curano i malati. Sistema la faccenda dei soldi prestati a Gabaele (9, 5) e consiglia a Tobia di sposarsi con Sara.
Umanamente, Tobia non si sarebbe mai sposato con Sara, perché aveva paura di morire come i precedenti mariti di lei (7, 11), ma Raffaele guarisce Sara dalle sue paure e tranquillizza Tobia affinché si sposi, perché quel matrimonio è voluto da Dio da tutta l’eternità (6, 17). Lo stesso Raffaele è colui che presenta le preghiere di Tobia e della sua famiglia davanti a Dio: Quando pregavate, io presentavo le vostre orazioni davanti al Santo; quando tu seppellivi i morti, anch’io ti assistevo; quando senza pigrizia ti alzavi e non mangiavi per andare a seppellirli, io ero con te (12, 12-13).
Di chi è Patrono San Raffaele Arcangelo?
Viene considerato il patrono dei fidanzati e dei giovani sposi, perché come abbiamo già detto, aiutò a realizzare il matrimonio fra Tobia e Sara e risolse tutti i problemi che ne impedivano la realizzazione. Per questo tutti i fidanzati devono raccomandarsi a san Raffaele Arcangelo.
È importante pregare in famiglia! La famiglia che prega unita, rimane unita. Inoltre, è patrono speciale dei marinai. Per di più è patrono dei viandanti e dei viaggiatori, che lo invocano prima di intraprendere un viaggio, perché egli li protegga come protesse Tobia nel suo viaggio. È patrono dei non vedenti, come fece al padre di Tobia.
Dio opera attraverso la medicina
Dio può fare miracoli o può guarire per via ordinaria attraverso i medici e le medicine. Possiamo infatti far benedire da un sacerdote oppure possiamo recitare una preghiera nata dal nostro cuore, chiedendo a Dio di benedire quella medicina affinché possa guarire la persona per cui preghiamo. Si può recitare questa preghiera:
O Dio, tu che sei la vita, Ti chiedo di guarire tutti gli ammalati del mondo e specialmente (dire il nome dell’ammalato). Esaudisci le mie suppliche e benedici queste medicine (e questi strumenti medici) affinché colui che le prenda o sia sotto la loro azione, possa essere guarito per la tua grazia. Te lo chiedo, Padre, per intercessione di Gesù Cristo, tuo Figlio e per l’intercessione di Maria, nostra Madre e di san Raffaele arcangelo. Amen.
A tal proposito, c’è una bellissima testimonianza rilasciata da Padre Dario Betancourt:
A Tijuana, in Messico, Carmelita de Valero doveva prendere una medicina che le causava una sonnolenza permanente e tale da impedirle di compiere i suoi doveri di sposa e di madre. Suo marito, José Valero, lei ed io pregammo per le medicine. Il giorno dopo la donna non aveva sonno ed era felice, si prendeva cura di noi con molto amore e sollecitudine.
Lo stesso padre Dario, durante un suo viaggio in Perù, raccontò che negli Stati Uniti c’era un’associazione di medici cristiani che si riunivano a pregare per i loro pazienti e succedevano cose straordinarie. Uno dei fatti più sorprendenti era che, quando pregavano per la chemioterapia che somministravano ai pazienti ammalati di cancro, quelli che la ricevevano benedetta non perdevano i capelli. In questo modo comprovavano concretamente la potenza di Dio attraverso la preghiera.
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