Quarto sabato alla Regina del Santo Rosario: La presentazione di Gesù al tempio
Cosa sono i 20 sabati alla Regina del Santo Rosario
Prima di metterci in ascolto della Parola di Dio, invochiamo lo Spirito Santo e preghiamo con la fede della Chiesa.
Quarto sabato: La presentazione di Gesù al tempio
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
INVOCHIAMO LO SPIRITO SANTO
Noi ti adoriamo e ti amiamo con tutto il nostro cuore, o Spirito divino, Dio onnipotente, Amore del Padre e del Figlio. Vieni dunque, o Dio di bontà e di misericordia, a dare la grazia col tuo alito vivificatore al nostro cuore; vieni, o Fuoco divino e insegnaci a parlare il linguaggio dei Santi. Vieni e con la tua luce ineffabile illuminaci, col tuo fuoco purificaci, accendici il cuore e rendilo ardente della tua carità. Spirito di verità, senza di te siamo nell’errore; Spirito di amore, senza di te siamo aridi; Spirito di vita, senza di te siamo senza vita. Donaci, perciò, o Dio di bontà, i frutti del tuo Spirito. Amen. (Dagli Scritti di Bartolo Longo)
La presentazione di Gesù al tempio
PREGHIAMO CON LA CHIESA
O Dio, tu hai manifestato al mondo fra le braccia della Vergine Madre il tuo Figlio, gloria di Israele e luce delle genti; fa’ che alla scuola di Maria rafforziamo la nostra fede in Cristo e riconosciamo in lui l’unico mediatore e il salvatore di tutti gli uomini. Per Cristo nostro Signore. Amen.
ASCOLTIAMO LA PAROLA DI DIO
Per dare maggiore profondità alla nostra meditazione apriamo il cuore al Signore che ci parla.
Dal vangelo di Luca (2,2232)
Quando venne il tempo della loro purificazione secondo la Legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore, come è scritto nella Legge del Signore: ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore; e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o di giovani colombi, come prescrive la Legge del Signore.
Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e timorato di Dio, che aspettava il conforto d’Israele; lo Spirito Santo che era sopra di lui, gli aveva preannunziato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Messia del Signore. Mosso dunque dallo Spirito, si recò al tempio; e mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per adempiere la Legge, lo prese tra le braccia e benedisse Dio: “Ora lascia, o Signore, che il tuo servo vada in pace secondo la tua parola; perché i miei occhi han visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli, luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele”.
La presentazione di Gesù al tempio
MEDITIAMO
L’ascolto e la meditazione si nutrono di silenzio. Facciamo una breve pausa, poi, leggiamo e continuiamo a meditare.
Meditazione del Bartolo Longo
Quaranta giorni sono trascorsi dalla nascita di Gesù ed il Figlio e la Madre hanno compiuto due grandi sacrifici. Gesù, otto giorni dopo, offre a suo Padre le primizie del suo Sangue nel giorno della Circoncisione; e Maria, dopo i quaranta voluti dalla Legge, offre a Dio il suo Primogenito. La Circoncisione era una cerimonia umiliante! Anima mia, Egli ti ha obbligato così alla mortificazione spirituale, cioè al taglio di tutti i pensieri cattivi e deliberati del tuo spirito, di tutti gli affetti sregolati e volontari del tuo cuore, di quella avidità di parlare sempre dite stesso e di criticare il prossimo. O Gesù, Tu versi il tuo Sangue per salvarmi e io per la mia salute non voglio soffrire niente? Tu hai tanta premura a versarlo, e differirò io ancora a darti il mio cuore?
O Giuseppe! O Maria! Voi soli sulla terra conoscete il prezzo di questo Sangue divino. Che piaga fu per il vostro Cuore quando lo vedeste stillare! O Gesù, nome forte e potente, il solo per cui gli uomini possono essere salvi, alla cui invocazione Dio concede ogni grazia; nome, che ha aperto il Cielo e chiuso l’inferno; nome puro e santo, venuto per mezzo di un Angelo dal Cielo, e imposto da Maria e da Giuseppe, vergini Sposi; o nome amabile e dolce, addolcisci le mie pene, fortificami nelle disgrazie, e confortami nell’ora della morte con la speranza del Paradiso. Sia sempre nel mio cuore e sulle mie labbra il nome dolcissimo di Gesù.
Simeone ha fede nella rivelazione dello Spirito Santo. Vede il Bambino, lo riconosce vero Dio, e lo adora interiormente. Poi lo prende tra le braccia, lo stringe al cuore, e manifesta il suo giubilo, la sua riconoscenza glorificando Dio. Perché non ho io questa fede viva di Simeone? Io che ho il privilegio di abbracciare lo stesso Gesù più intimamente, e di possederlo più assolutamente nella santa Comunione? Considera, anima mia, come Simeone benedice Maria e le profetizza i suoi dolori e la morte di Gesù: “A te una spada trafiggerà l’anima” (Lc 2, 35). Maria deve vedere il cuore del suo Figlio trapassato da una lancia, e deve avere il suo cuore trapassato dal dolore … O grande Dio! Non bastava che Maria fosse destinata a questo crudele tormento senza farglielo annunciare ancora trentatré anni prima? Alleva pure con diligenza questo caro Figlio, o Vergine santa; cresceranno con lui i tuoi affanni; il tuo martirio durerà tanto, quanto la sua vita; anzi crescerà ogni giorno.
La presentazione di Gesù al tempio
CONTEMPLIAMO IL MISTERO
Guidati da Maria fissiamo lo sguardo sul volto di Cristo per poi aprire il cuore alla lode trinitaria, traguardo di ogni contemplazione cristiana.
Mostraci il tuo volto, Signore, in te speriamo. Donaci il tuo sguardo Maria: con te crediamo, con te amiamo.
Padre nostro… Ave Maria… e benedetto il frutto del tuo seno Gesù, offerto al Padre nel tempio … Santa Maria … (10 volte). Gloria al Padre…
PREGHIAMO CON IL BEATO BARTOLO LONGO
O Madre della salute e della luce divina, per quell’amore con cui hai offerto il tuo Figlio all’Eterno Padre per tutti gli uomini, offri anche noi a questo Dio di amore, affinché non ci allontaniamo durante il nostro esilio né dalla sua volontà, né dal suo amore.
O Gesù nostro, vieni e non differire la tua venuta; poiché tutti i beni che desideriamo, ci verranno con te. Vieni, o dolce Gesù, spezza i legami della nostra schiavitù, dacci la libertà dei figli tuoi, infondendoci lo spirito di fortezza e di distacco dalle cose della terra, affinché possiamo appartenerti, e ti seguiamo e ti abbracciamo e ti possediamo. E così, possedendoti, cantiamo, col santo vecchio Simeone e con Anna, la profetessa, il cantico della gioia e dell’ardente brama di riposare eternamente in seno a te.
La giaculatoria che ora recitiamo ci aiuti ad unire il significato del mistero che abbiamo pregato con l’impegno di vita.
Regina del Santo Rosario di Pompei, Madre nostra dolcissima, ottienici di essere vero tempio dello Spirito Santo, consacrando la nostra vita all’amore di Dio e dei fratelli. Beato Bartolo Longo, apostolo del Santo Rosario, prega per noi.
La presentazione di Gesù al tempio
PICCOLA SUPPLICA ALLA MADONNA DI POMPEI
Dopo aver meditato e contemplato il mistero, concludiamo la nostra preghiera rivolgendoci con amore filiale a Colei alla cui scuola impariamo a immergerci nel mistero di Dio e a vivere come a Lui piace.
Vergine del Santo Rosario, Madre del Redentore, donna della nostra terra innalzata al di sopra dei cieli umile serva del Signore proclamata Regina del mondo dal profondo delle nostre miserie noi ricorriamo a Te. Con fiducia di figli guardiamo il tuo viso dolcissimo. Coronata di dodici stelle, Tu ci porti al mistero del Padre, Tu risplendi di Spirito Santo, Tu ci doni il tuo Bimbo divino, Gesù, nostra speranza unica salvezza del mondo. Porgendoci il tuo Rosario Tu ci inviti a fissare il suo volto. Tu ci apri il suo cuore, abisso di gioia e di dolore, di luce e di gloria, mistero del figlio di Dio, fatto uomo per noi. Ai tuoi piedi sulle orme dei Santi ci sentiamo famiglia di Dio. Madre e modello della Chiesa, Tu sei guida e sostegno sicuro. Rendici un cuor solo e un’anima sola, popolo forte in cammino verso la patria del cielo. Ti consegniamo le nostre miserie, le tante strade dell’odio e del sangue le mille antiche e nuove povertà e soprattutto il nostro peccato. A te ci affidiamo, Madre di misericordia: ottienici il perdono di Dio, aiutaci a costruire un mondo secondo il tuo cuore. O Rosario benedetto di Maria catena dolce che ci annoda a Dio, catena d’amore che ci fa fratelli, noi non ti lasceremo mai più. Nelle nostre mani sarai arma di pace e di perdono, stella del nostro cammino. E il bacio a te con l’ultimo respiro ci immergerà in un’onda di luce, nella visione della Madre amata e del Figlio divino, anelito e gioia del nostro cuore con il Padre e lo Spirito Santo. Amen.
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