Quando recitiamo il rosario parliamo con Maria
Quando recitiamo il rosario, parliamo con Maria. Dinanzi a questa mia affermazione, qualcuno potrebbe obiettare dicendo che questa preghiera è una preghiera a cantilena, una preghiera noiosa e monotona. Qualcun altro potrebbe invece dire: ma come può essere un colloquio con la Madonna se non parliamo ma diciamo sempre la stessa cosa? Ave Maria piena di grazia…….
Voglio rispondere alle due obiezioni: Innanzitutto il Rosario diventa monotono se lo recitiamo solo con le labbra. Questa preghiera non è come le altre. Infatti diciamo: Al primo mistero si contempla…. e pronunciamo il mistero. Cosa significa? Significa che il mistero non è un optional, ma va meditato, pensato, contemplato alla luce della realtà attuale della nostra vita, ad una nostra situazione. Mettere in parallelo una richiesta di preghiera ( intenzione). In questo modo la preghiera del Rosario non è affatto monotona ma un vero baule ricco di oro per il cielo. Diventa un dono prezioso per noi che lo recitiamo e un mazzo di rose profumate per la Madre di Dio che sa ben ricompensarci con la sua intercessione presso Dio.
La seconda risposta è molto più legittima rispetto alla prima. Ci si chiede: come si può parlare con Maria se poi siamo occupati a dire Ave…. E’ proprio questo il punto. Attraverso le parole dell’Ave Maria, noi diciamo tutto ciò che vorremmo dire alla Madonna. Innanzitutto la onoriamo salutandola, le ricordiamo che Lei è la Piena di Grazia e che il Signore è con Lei e fa ciò che Lei desidera perché Maria è nella volontà del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Quindi essendo la tesoriera delle grazie divine, può venirci in soccorso e aiutarci nei nostri problemi ed ottenerci i favori a noi necessari o esaudire una nostra richiesta. Attraverso la preghiera dell’Ave Maria noi benediciamo Gesù ( e benedetto è il frutto del tuo seno….) e quelle benedizioni non le tiene per se ma le offre a Dio per noi. Cosa vuol dire? Significa che ci ottiene le grazie di cui abbiamo bisogno.
Il Rosario quindi diventa un vero colloquio con Maria, attraverso la recita dell’Ave Maria noi parliamo alla Madonna. Quante volte mentre le nostre labbra recitano il saluto angelico, la nostra mente si rivolge a Lei con un semplice pensiero di speranza, di amore, di supplica, di richiesta. Nel Rosario noi parliamo a Maria affinché Ella interceda per noi presso il suo Figlio Gesù. Così noi parliamo a Dio attraverso Maria.
Abituiamoci a recitare il Rosario in questo modo. Non si tratta tanto di ripetere delle formule, quanto piuttosto di parlare a Colei che vive in cielo. La Madonna è reale. La Madonna sente ogni vibrazione del nostro cuore, ogni movimento delle nostre labbra, ogni pensiero della nostra mente. Lei è presente al nostro rosario. Ficchiamocelo bene in testa perché questa preghiera è divina. Anche quando siamo annoiati, ma ugualmente prendiamo la corona in mano per recitare il rosario; in quel momento la stiamo onorando perché ci sforziamo a renderla omaggio cercando di vincere le nostre miserie. E’ una tentazione quando diciamo: non ne ho voglia, meglio non recitarlo perché finirei nel recitarlo male. La Madonna vedendo questo sforzo e questo gesto dirà: Gesù guarda questo figlio, seppure non ne ha voglia, vince la sua noia ed apatia per me, per mio amore; per questo benedicilo Gesù, concedi la grazia che cerca! La Madonna, infatti e il suo Figlio Gesù, vivono in cielo una vita molto più VERA E VIVA di questa nostra mortale che viviamo quaggiù in terra. Il Rosario è un colloquio confidenziale con Maria, un parlarle pieno di fiducia e di abbandono. È un confidarle le nostre pene, un manifestarle il nostro cuore.
A chi cerca un metodo; in realtà un metodo non vero e proprio non esiste; perché la recita del Rosario è qualcosa di così meraviglioso che diventa personale, ognuno instaura un rapporto con la Madonna, in modo unico. Non è una preghiera sistematica; di statico c’è solo la pronuncia del mistero, da lì in poi si apre una porta dove entrando, staremo accanto alla nostra Regina, e in quel quarto d’ora vivremo di Lei percorrendo le vie di Gesù. Non troviamo quindi un vero e proprio modo, perché quello dobbiamo trovarlo noi singolarmente. Parliamo con Maria, apriamo il nostro cuore, recitiamolo con amore e devozione. Il resto lo farà Lei.
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