Quando apriamo il cuore diventiamo più vulnerabili
E’ ciò che pensavo, è ciò che credevo fermamente: ” Quando apriamo il cuore, diventiamo più vulnerabili”. Questa mia convinzione è andata avanti per parecchio tempo. Forse per questo, prima della mia conversione, non riuscivo a piangere davanti ad una scena di un film triste. Non riuscivo a provare quella giusta empatia per poter compenetrare chi dinanzi a me stava soffrendo. I miei occhi erano asciutti come un cielo africano. Le mie guance poco irrigate da quel pianto salutare intrinseco di emozioni.
Il cuore lo aprivo ma subito lo chiudevo. Era per quelle poche persone che amavo. Era per quelle poche cose che cercavo veramente. E oggi? Beh, con Gesù tutto cambia. Cristo è una vera RIVOLUZIONE. Ti scompiglia la vita, ma non te la modifica, ti lascia così come sei, perché è così che ti vuole, con l’unica differenza che al posto del tuo egoismo ci sarà l’amore. Al posto delle tue paure, il coraggio. Al posto della tua indifferenza, l’altruismo.. Ti tocca dentro, ti devasta, butta a terra tutto quello che hai costruito, eh si, perché Lui è quella pietra d’angolo, dove tutto poggia, e non possiamo tenerci questo palazzo lussuoso delle nostre vanità, della nostra cupidigia, della nostra lussuria, egocentrismo, ingordigia e così via… un palazzo con mille stanze che rappresentano i nostri difetti e vizi. Non è possibile quindi poggiare la nostra vita su un pilastro costruito dai nostri piaceri, dai nostri attaccamenti. Ma è proprio questo il bello di Gesù!
E la convizione che quando apriamo il cuore diventiamo più vulnerabili, tutt’oggi è ancora valida. L’unica differenza è che oggi non posso farne a meno, sento il bisogno di essere vulnerabile, perché la mia unica forza è Cristo. Sento il bisogno di aprire il cuore, perché solo aprendolo io posso donarmi e riceverLo.
Ho bisogno di diventare ogni giorno più vulnerabile per poter piagengere di gioia. Ho bisogno di essere vulnerabile per potermi ancora stupire di un seme che nasce, cresce e fiorisce. Infatti oggi amo addirittura prendermi cura di semini di frutta e metterli in un bicchiere di plastica per vederli spuntare, giorno dopo giorno. Io vivo l’attesa di una nascita che il mondo stesso ignora. E’ questo Gesù, è amore in ogni cosa che nasce, perché lì dove c’è vita, c’è Dio: IO SONO LA VIA, LA VERITA’ E LA VITA. E questa vita va donata, va vissuta in ogni suo aspetto.
Credo dunque ancora in quello che pensavo: Quando apriamo il cuore diventiamo più vulnerabili. Con l’unica differenza che prima mi vergognavo di piangere, oggi desidero con tutto me stesso accompagnare i miei sentimenti di gioia, di dolore, di compassione, di amore, con una semplice lacrima che nasce da una sensiblità che solo Gesù può donare.
Cosa dire, dobbiamo lasciarci conquistare per sentirci parte di un Dio amorevole, e farci sconfiggere per poter vincere. Non vergogniamoci dunque di stupirci dinanzi al creato. Non sentiamoci fragili se piangiamo per un semplice sorriso di un bambino. Non lamentiamoci se ci manca qualcosa. Non sentiamoci messi da parte se il nostro telefono non squilla mai. Non temiamo il dolore, non arrampichiamoci sui vetri per avere ad ogni costo qualcosa. Sentiamoci semplicemente felici; perchè siamo figli di Dio, il Dio della gioia piena.
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