Quali sono le caratteristiche di una donna cristiana
Le qualità e le caratteristiche di una vera donna cristiana e i benefici che queste apportano all’umanità sono davvero tante. Anni fa lo rivelò il Pontificio Consiglio per i Laici, con un testo, intitolato “Multitask, protettrice ed empatica”.
Quali sono queste qualità?
Sono tante le qualità che una donna cristiana possiede, ovviamente parliamo di una donna cattolica cristiana con la doppia CC maiuscole. In modo particolare possiamo riassumenrle con il numero cinque:
Trasmette la vita:
Prima di tutte le altre c’è il trasmettere la vita, cioè accogliere nel grembo materno, custodire e dare alla luce sono funzioni esclusive della donna. E anche se la sua missione consistesse solo in questo sarebbe già sufficiente. Ad ogni modo, il suo apporto va al di là di ciò che per natura è una sua esclusiva.
Chiama l’uomo a esercitare la paternità:
La donna è colei che introduce l’uomo alla paternità. Fin dai primi giorni del concepimento, la madre presenta il padre a suo figlio, a un livello cellulare, come dice la dottoressa Natalia López Moratalla. È poi la donna che mostra all’uomo chi è suo figlio e lo aiuta a comprendere i processi della crescita infantile e adolescenziale. Con quanta frequenza i figli accorrono dalle madri per chiedere loro di intercedere presso il padre! La madre è capace di guardare alle situazioni al contempo con realismo e intuizione, e di mantenersi vicina alle necessità dell’uno e dell’altro.
La sua presenza è insostituibile:
La presenza femminile è davvero insostituibile, l’uomo non potrà mai dare soprattutto per quanto riguarda i primi anni della vita del figlio, ciò che la madre dona. Ce lo dicono le neuroscienze che “la corteccia cerebrale non cresce automaticamente, ma a seconda degli stimoli che riceve nel periodo della sua crescita principale, nei primi anni di vita e quando è nelle mani della madre. Molti studi dimostrano che più ore la madre passa col figlio, più alto sarà il quoziente intellettuale di quest’ultimo. Si sta anche scoprendo come i lobi cortico-limbici si sviluppino unicamente come risposta alla stimolazione materna. Il sistema limbico è quella parte del cervello che governa il senso di sé, le emozioni, l’autocontrollo, la compassione… La stimolazione del sistema limbico comincia con l’incrociarsi degli sguardi tra la mamma ed il neonato”.
La donna forma la persona umana:
La donna fa sì che i figli entrino nel mondo affettivo, perché è il primo riferimento di amore e di accoglienza, e nel corso della vita di ogni figlio lo forma nei valori umani e cristiani, insegnandogli le regole della convivenza sociale.
Aiuta la condotta dei figli
La madre lavora con delicatezza e precisione sulla condotta e il carattere dei figli, a volte perfino del marito, per sradicare gli egoismi e l’orgoglio che possono annidarsi nei loro cuori. È creatrice di una cultura del rispetto e di dialogo all’interno della famiglia, ed è dotata di un’eccezionale capacità di umanizzare il mondo lavorativo. Quando scopre che la sua vocazione è quella all’amore e incontra il modello di umanità che le offre Cristo, diventa una vera artigiana della pace.
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