Portare Dio tra la gente come possiamo farlo?
In questo tempo di pandemia, suona strana la frase ” in mezzo alla gente” ma è proprio ciò che dobbiamo fare. Dio vive in ogni persona che lo ama, in ogni anima in grazia è portatrice dell’Altissimo, portatrice di presenza reale di Dio e deve necessariamente portare Dio in mezzo alla gente.
Come? Donando il proprio amore, vivendo per amore, fare ogni cosa per amore. Non facendo prediche, non puntando il dito; ma Dio nelle anime in grazia, mostra il suo volto, con le azioni di amore.
È un fatto. una realtà, una certezza.
Ma attenzione: molti cristiani che sono in grazia, che compiono tutto ciò che la Santa Madre Chiesa dice di fare; crede che stia bene così. No! Il cristiano è chiamato a portare Dio in mezzo alla gente. Alcuni potrebbero essere tentati nel dire: io sto apposto così, faccio tutto ciò che un cristiano deve fare; vado a messa, mi confesso regolarmente, prego per i miei figli, i miei amici, parenti….NON BASTA! Un cristiano è chiamato a portare Dio in mezzo alla gente, fisicamente, compiendo opere umanitarie, misericordiose, ma anche spiritualmente, pregando per chi nemmeno si conosce: Ad esempio per la pace nel mondo, per chi soffre la fame, per chi è in carcere, per gli ammalati…. insomma un cristiano è chiamato a portare Dio perché è Dio stesso a richiederlo vivendo nel cuore di chi è nella sua grazia.
Dobbiamo trasformare la nostra vita in un pellegrinaggio. Dobbiamo muoverci perché lo Spirito Santo non è fermo ma si muove verso chi non lo conosce ancora. Noi siamo strumenti e come tali dobbiamo metterci a disposizione secondo i nostri mezzi e possibilità.
Dobbiamo trasformare quindi la nostra vita in una continua preghiera. E attenzione, pregare sempre non vuol dire stare in ginocchio un’intera giornata oppure stare a pregare per ore ed ore leggendo salmi e recitando formule. Pregare sempre vuol dire essere in continua comunione con Dio, PREGANDO, AMANDO, AGENDO. Vivendo momenti di preghiera per rafforzare la nostra unione con Dio, quindi con la Santa Messa, con l’adorazione, con il santo rosario. Amando, quindi trasformando la nostra preghiera in amore, perché si passa del tempo intimo solo con la persona amata e sarà proprio questo amore che diventerà azione, cioè trasformandolo in opere di carità, di aiuto per il prossimo. Se non portiamo Gesù tra la gente, siamo come Pietro che chiese al Signore sul monte Tabor di rimanere lì facendo tre tende. Gesù andava in disparte sulle montagne e pregava tutta la notte, ma di giorno era tra la folla per portare il suo amore, la sua misericordia, il suo aiuto. Imitiamo dunque Gesù in ogni cosa.
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