Appelliamoci alla misericordia di Gesù
Tutti ci sentiamo grandi, forti, e soprattutto santi. Ma, in realtà seppure avessimo compiuto grandi opere, dovremmo gridare: “Mi appello alla misericordia di Gesù” eh si perché solo la sua misericordia ci rende degni di entrare nel Regno dei cieli. I santi avevano una bassa reputazione di se stessi perchè sapevano che senza misericordia di Gesù non si entra in paradiso. Sapevano che l’abbraccio misericordioso di Gesù rende liberi, ci dona il sapore del perdono e la pace nel cuore.
Santa Caterina da Bologna sapeva bene tutto questo infatti pur di salvare la anima non risparmiava preghiere e sacrifici. acconta che un noto ladro, condannato per i suoi i ad essere bruciato vivo sulla pubblica piazza, to della vicina morte, si era dato in preda alla perazione. Sacerdoti, religiosi ed altre buone per si affaticarono invano per indurlo a pentirsi e fessarsi; il condannato non faceva che invocare il demonio in suo aiuto e proferire orrende bestemmie.
Essendo stato raccomandato alle preghiere delle Clarisse, per lui santa Caterina volle passare l’intera te in preghiera davanti a Gesù Sacramentato, ve, con le braccia distese, così parlò al suo celeste ps: Signore, Dio mio, non mi allontanerò da qui finché non mi avrete donato quest’anima redenta con il vostro preziosissimo Sangue. Oh, Gesù, non negate questa grazia alle mie preghiere, ascoltatemi!
Che se io sono indegna di essere esaudita, mi appello alla vostra misericordia!». Aveva appena proferito queste parole, quando una voce uscita dal Tabernacolo le rispose: «Non te la posso negare più a lungo; voglio che quell’anima ti sia donata e per amor tuo sia salva». Il giorno dopo, un messo venuto dal carcere portò la notizia che quell’assassino, con grande meraviglia di tutti, si era improvvisamente convertito e, detestando con molte lacrime i suoi misfatti, domandava di confessarsi, perciò pregava le suore di mandargli il confessore del monastero.
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