L’uomo vive di bisogni?
L’uomo vive chiedendo perché ha sempre bisogno di qualcuno o di qualcosa. Gli uomini cercano il pane; perché oggi ancora si muore di fame, poiché oltre il 40% del mondo vive nella miseria.
- Gli uomini cercano la pace; perché ancora oggi si muore di guerra.
- Gli uomini cercano la salute; e quasi tutti sperimentano la malattia e il dolore.
- Gli uomini cercano un lavoo; perché ancora oggi ci sono persone che muoiono per la povertà.
Come possiamo vedere l’uomo ha sempre bisogno di qualcosa, eppure tra i bisogni non si cita mai l’amore di Dio. Tutti ci lamentiamo di qualche cosa ma mai del fatto che l’amore di Dio manca nel nostro cuore. Ci sono umoni e donne che vivono senza di esso, e fino a quando c’è la salute, continuano a ignorare Dio. Solo quando il loro corpo inizia a creare problemi, allora sperimentano il bisogno di un intervento divino.
Anche in questo caso ci sono due categorie:
- Una cerca Dio per ottenere la guarigione.
- L’altra incolpa Dio di far morire bambini di tumore, di far nascere bambini handicappati, di fa morire persone in disgrazie ecc ecc.
Nessuno invece ringrazia per la salute che fino ad ora ha goduto. Nessuno supplica per chi sta peggio di noi, per chi sta morendo nella guerra o in una calamità naturale. Questo perché l’uomo vive di se stesso e non pensa minimamente al prossimo. Ecco perché ha bisogno sempre di qualcosa, perché non ha Dio.
Un giovane un giorno mi disse: «Vivo mio malgrado; se Dio mi avesse chiesto il permesso di crearmi, non glielo avrei dato».
“Solo quando sentiremo il bisogno di Dio, inizieremo a non sentire il bisogno delle cose”. Se facciamo di Dio la nostra ricchezza, ci sentiremo ricchi anche da poveri. Se facciamo di Dio il nostro mondo, vivremo nella pace anche in guerra. Se facciamo di Dio il nostro pane quotidiano, non avremo mai fame perché Dio provvederà; d’altra parte lo ha detto Gesù stesso nel Vangelo: Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un’ora sola alla sua vita? E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. (Matteo 6,25-33)
Dio non gode del nostro male e del nostro dolore, anzi al contrario, Gesù è venuto al mondo per soffrire con l’uomo allo scopo di divinizzarlo e renderlo partecipe della sua infinita felicità.
Dice san Agostino: « Dio si è fatto uomo perché l’uomo divenisse Dio. Dio non fece la morte, né si compiace della morte dei viventi. Egli creò ogni cosa perché sussista» (Sap. 1, 13).
Per questo, dobbiamo iniziare a cercare Dio prima di ogni altra cosa, perché se abbiamo Lui nel nostro cuore, nella nostra vita non sentiremo il bisogno di altro se non di amare.
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