L’ora del rosario
Un tempo esisteva l’ora del rosario, cioè le famiglie ogni giorno ad una certa ora, si riuniva e recitava insieme la preghiera prediletta di Maria. Oggi? Per molti non solo è una preghiera passata ma è addirittura una preghiera inutile.
Che grande sbaglio sta commettendo l’umanità ormai guidata da satana. Lui odia il rosario perché non è una semplice preghiera come ho sempre detto, ma una preghiera speciale. Padre Pio come ben sapete, chiamava la corona del santo rosario, “Arma”. Ciò sta a significare che serve per combattere, e cosa se non il male che sta distruggendo famiglie, coppie di sposi, giovani e la natura stessa?
Sarebbe davvero bello poter introdurre in quelle poche ormai famiglie cristiane, l’ora del rosario. La Madonna sarebbe davvero molto contenta e non solo ma ci otterrebbe da Gesù tantissime grazie. Non abbandoniamo mai questa preghiera, cosa volete che siano dieci minuti al giorno? Le Litanie non sono obbligatorie ma facoltative.
Il rosario è la preghiera dei semplici e degli innamorati di Maria, ma soprattutto è la preghiera che ci fa rivivere i momenti più significativi di Gesù e della Madonna. Non dimentichiamo poi le promesse che la Regina del Rosario ha fatto per chi lo reciterà ogni giorno. Approfittiamone!
Ritornando all’ora del rosario, c’è un bellissimo episodio di San Giuseppe Cottolengo. In pratica, mentre il sole tramontava sui campi della terra piemontese di qualche tempo fa, si poteva vedere il piccolo san Giuseppe Cottolengo invitare la gente alla recita del Rosario battendo la sua “campanella” che in realtà non era altro che una logora padella.
La gente lo definiva un angelo, infatti quando sentivano questa sorta di campanello, dicevano: «L’angelo ci chiama al Rosario». Nelle serate estive, tutte occupate nei lavori agricoli, San Giuseppe Cottolengo lo recitava anzi lo gridava da un terrazzo perché tutti sentissero e pregassero.
Giuseppe, poi, divenuto adulto fondò la Piccola Casa della Provvidenza. Un giorno gli si presentò una suora di San Vincenzo, sua cooperatrice con tanti poveri ed il santo le disse« Falli scendere tutti in refettorio vedrai, che la Madonna provvederà!». Poi proseguì a pregare.
I poveri così si sistemarono tutti a tavola ma di mangiare non c’era nemmeno l’ombra. Erano così tutti ansiosi, si acuiva il loro appetito, ma la tavola continuava ad essere deserta. Intanto San Giuseppe Cottolengo pregava la Madonna.
All’improvviso però il campanello suonò. Si presentò un militare sulla soglia della Piccola Casa della Provvidenza esprimendo il desiderio di parlare d’urgenza con il Santo. Il Cottolengo accorse e il militare gli disse: «Mi ascolti, Padre, il reggimento è partito stamane per una marcia, doveva tornare per il pranzo, ma un improvviso contro-ordine fa si che non rientrerà prima di sera; ma il pranzo è preparato; se volete, lo mettiamo a disposizione dei suoi poveri». Così anche quel giorno ebbero il loro buon pranzo, dono della Provvidenza, dono della Madonna!
Dobbiamo avere fiducia in Dio e nell’amore materno di Maria, e se questa manca, dobbiamo allora chiedere alla Madonna di pregare per noi alla provvidenza di Dio affinché prima di ogni sostentamento, provveda a darci il dono della fede. E non c’è modo migliore che pregare la Madre di Gesù. con il santo rosario, la sua preghiera prediletta.
Concludo con le parole di san Pio da Pietrelcina che diceva:
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Si ma è sbagliato dire che dura 10 minuti. Il Rosario con le litanie (si evitano magari in auto) dura 40 minuti. Inutile dirlo di fretta. Dobbiamo ritrovare la calma e la gioia della preghiera, con la corona tra le mani. La Corona che scorre, deve testimoniare la nostra Fede. Il Santo Rosario, deve rallegrare e saturare le nostre giornate di gioia e di lode alla Madonna.
L’ora del Rosario, non è solo un’appuntamento con Maria.
È un’appuntamento importante, magari della durata di un’ora. Comunque il senso, non è, di fare un’ora al giorno o un Rosario al giorno. Il senso è di vivere, ogni ora del giorno, mettendo Gesù e Maria, al primo posto nei nostri cuori e pensieri.