Liberaci dal male, quello che oggi chiamiamo destino
Viviamo di arroganza e di prepotenza…. Certo l’arroganza c’è sempre stata, la prepotenza, idem. Ma era diverso, molto diverso perché guardandole in faccia, si distinguevano e si chiamavano per il loro nome. Oggi l’arrogante è fico, oggi il prepotente è un influencer. Più siamo arroganti e più acclamati, più siamo umili e più ci classificano per sfigati. Il prepotente posta i suoi video che diventano virali… Che mondo! Ecco che allora tornano in mente quelle benedette parole di San Paolo VI che nel 1972 all’udienza generale pronunciano la frase: LIBERACI DAL MALE.
“Oggi si preferisce mostrarsi spregiudicati, atteggiarsi a positivisti, aprire la propria anima alle esperienze licenziose dei sensi, a quelle deleterie degli stupefacenti, come pure alle seduzioni degli errori di moda….Cerchiamo di dare senso ed efficacia all’invocazione della nostra principale orazione:
Il male non è il destino
Oggi il bisogno maggiore è la difesa da quel male che chiamiamo Demonio, che non è il nostro destino. A volte danno per scontato che se accade qualcosa è perché doveva accadere PUNTO, ma scherziamo? Forse abbiamo visto troppe volte il film final destination. Non dimentichiamoci che siamo destinati alla vita eterna, non al dolore, Il nostro destino è il Paradiso, destinazione unica che Dio ha riserbato per coloro che lo amano e mettono in pratica la sua Legge e la sua Parola.
Il male non è più soltanto una deficienza, ma un’efficienza, un essere vivo, spirituale, pervertito e pervertitore. Terribile realtà: misteriosa e paurosa”. Dietro a tale male, a tale egoismo, a tale indifferenza, a tale perversione, a tale prepotenza, c’è qualcosa di molto più grande: SATANA, presente ieri, oggi e domani, fino a quando il Signore non ritornerà sulla terra.
Eppure nella Bibbia noi abbiamo tutte le risposte…
” … Non ci sia in mezzo a voi … chi fa l’indovino o predice le sorti o mago, nè chi fa incantesimi o consulta gli spettri e gli spiriti, nè chi evoca lo spirito dei morti. Chiunque pratica queste cose è in abominio davanti al Signore …” (Deu t. 18, 10-12)
Alle evocazioni medianiche non rispondono le anime dei morti, ma gli spiriti del male. Le anime dei morti parlano talora per espresso volere di Dio ad insegnamento dei viventi. L’Inferno non deve spaventare nessuno, ma farci conoscere meglio l’infinita bontà di Dio che vorrebbe tutti salvi.
Il demonio poi è come un cane a catena e può solo quello che Dio gli permette, anzi ancor meglio quello che noi gli permettiamo di fare. Svegliamoci perché tutto questo male della società che viviamo, tutto queste divisioni, queste arroganze, queste ribellioni, sono il frutto di un male che abbiamo sempre nascosto e mai accettato. Satana esiste, Satana si nasconde per colpirci alle spalle. Chi nega tale esistenza, affibiando tutto questo male al semplice egoismo dell’uomo; vive nella menzogna e la verità non è in lui. Prima prendiamo consapevolezza di tale verità e prima riusciremo a liberarci e salvarci.
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