La preghiera semplice è quella più efficace
E se il modo più semplice di pregare fosse “solo” pronunciare il nome di Gesù? Già quel nome, in sé, contiene la presenza che esso significa. La preghiera semplice è proprio quella di pronunciare con ardore il nome di Gesù. Dirlo con fede permette di cacciare ogni pensiero cattivo e di indirizzarsi amorosamente a Cristo.
La preghiera semplice ed efficace
Non avete tempo di pregare? Eppure una sola parola contiene in sé la potenza di un’intera preghiera: è il nome di Gesù. Uno dei modi più semplici di pregare è anche il più efficace: dire con devozione “Gesù”.
È il solo nome che contiene veramente la presenza di Cristo. Dire con fede il Santo Nome di Gesù caccia i pensieri cattivi e avvicina a Cristo chi prega così:
Il nome “Gesù” contiene tutto. Infatti gli apostoli quando scacciavano i demoni, quando guarivano i malati, dicevano: ” Nel nome di Gesù ti ordino di lasciare…” oppure ” Nel nome di Gesù alzati e cammina”. Il solo pronunciare quindi il nome del Figlio di Dio, diventa preghiera, precisamente, “preghiera semplice” nella sua espressione, ma efficace nella sua potenza.
Il nome di Gesù è potentissimo
Il Santo Nome di Gesù è potentissimo. Come ricorda il Catechismo della Chiesa Cattolica: «Il nome “Gesù” significa che il nome stesso di Dio è presente nella persona del Figlio». Anche gli apostoli hanno testimoniato la supremazia spirituale del nome di Gesù. Per San Pietro «non c’è altro nome sotto al cielo dato agli uomini nel quale è stabilito che possiamo essere salvati» (At 4,12).
Il nome di Gesù battezza e perdona, ricorda san Giovanni: «Per il Nome di Gesù, i tuoi peccati sono perdonati… Possedete la vita eterna, voi che credete al nome del Figlio di Dio» (1Gv 2,12.5,13). Il solo nome di Gesù è dunque molto più che una preghiera semplice: esso compie le cose che Gesù stesso ha compiuto.
Ma ora siete stati lavati – scrive san Paolo – siete stati santificati, siete stati giustificati nel Nome del Signore Gesù Cristo. (1Cor 6,11).
Il nome di Gesù è la preghiera semplice ed umile
Per comprendere la potenza di un nome, basta pensare alla gioia procurata quando si sente il proprio nome pronunciato da qualcuno che amiamo. «Il dono di un nome è nell’ordine della fiducia e dell’intimità» (CCC 2143). In effetti, il nome svela la persona ed è una sorta di invito a fare un passo verso di lei:
Rivelare il proprio nome significa darsi a conoscere agli altri; significa in qualche modo consegnarsi, diventando accessibili, capaci di essere conosciuti più intimamente e avvicinati personalmente. CCC 203
Ora, Gesù ha fatto tutto questo per noi, nel dono stesso del suo Santo Nome. «Il Nome di Gesù è il più grande onore del credente», scriveva san Bernardino da Siena.
Una preghiera molto potente
Per pregare il Santo Nome di Gesù, basta sedersi e ripetere semplicemente e amorosamente “Gesù”, a bassa voce. L’invocazione prolungata del nome di Gesù costituisce una preghiera molto potente, ed aiuta a soffocare i pensieri d’orgoglio, di autosoddisfazione, d’ira, e permette al contrario di sviluppare pensieri buoni.
Il Nome di Gesù, dunque, non è soltanto un nome, poiché racchiude il mistero e la potenza della persona di Cristo. Ripetere il nome “Gesù” con fede permette al tempo stesso di spezzare il filo dei pensieri cattivi e di inculcarci «lo spirito che è in Cristo Gesù» (Fil 2,5). Il nome di Gesù ottiene miracoli, liberazioni e grazie.
Da oggi, invochiamo più spesso il nome di Gesù, nei momenti di ansia, di paura, di preoccupazione ma anche di gioia, di ringraziamento. Ogni essere vivente si pieghi dinanzi al nome di Gesù, che sia in cielo, in terra, o sotto terra.
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