La preghiera del Rosario non è una preghiera magica
La preghiera del rosario non è una preghiera magica. Non dobbiamo vivere nella convinzione che se facciamo 50 Ave Maria, e 100 rosari al giorno, ci ottiene chissà quale beneficio (li ottiene ed anche immensi ma fatti con amore, umiltà e con il proposito di vivere nella grazia di Dio). La preghiera del Rosario è una devozione efficacissima che ha un effetto gigante sulla conversione dei cuori. Ha un grande valore se recitata nelle famiglie.
La preghiera del rosario è sperimentare il Vangelo per contaminazione. Un pio esercizio che avviene nell’umiltà e nella semplicità. Per pregare il rosario bisogna essere semplici e umili e sono proprio queste categorie di persone che ricevono ogni cosa da Dio. Perchè esse sanno affidarsi a Cristo, sanno semplificare la vita, sanno arrampicarsi in braccio del Signore. Sanno guardare il vangelo lasciando che questo vangelo sia umanizzato da Maria.
La contemplazione dei misteri del Rosario, la semplicità di questa preghiera, forse anche la ripetività di questa preghiera, dovrebbe essere per noi un esercizio profondo di affidamento, di vivere il cristianesimo che ci viene dato attraverso le mani di Maria. E solo per questo dobbiamo ritenere il rosario come preghiera efficace. Maria è l’autostrada che ci porta al cielo, una scorciatoia che ci porta a Cristo.
Ad esempio il terzo mistero gaudioso, Gesù che nasce nella grotta di Betlemme, stare lì dinanzi a Gesù bambino che vuole essere preso in braccio da ciascuno di noi…. e dire Ave Maria…Ave Maria…Ave Maria…Entrare in contemplazione e lasciare che quel mistero possa cambiarci nel cuore.
Più uno prega il Rosario e più vede i frutti nella propria vita…. Ma come tutte le cose che contano, l’atteggiamento giusto, la disposizione giusta è quella che ci salva. Non è l’atteggiamento pagano e magico del rosario che ci ottiene qualcosa.
Don Luigi Maria Epicoco
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