Meditazioni Dal libro: La grande promessa di Fatima misteri dolorosi
Meditazioni sui misteri dolorosi del santo rosario tratte dal libro “la grande promessa di Fatima”.
Preghiera iniziale
O Gloriosissima Regina del Santo Rosario, Nobilissima Signora Immacolata e Assunta in cielo, Tenerissima Madre di Dio e Madre nostra, vi chiedo di intercedere per me presso il Cuore Sacratissimo di Gesù affinchè attraverso la recita dei misteri dolorosi del Santo Rosario mi conceda la grazia……che tanto spero.
Angelo mio custode, recita insieme a me questo santo rosario affinchè possa recitarlo bene e ottenere le sante indulgenze. Amen
O Dio vieni a salvarmi, Signore vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo, come era nel principio e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen
Recitare tre Ave Maria (facoltative) per chiedere: la carità, la fede e la speranza.
Recitare il Credo (facoltativo): Io credo in Dio Padre Onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre Onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la Santa Chiesa Cattolica, la comunione dei Santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna.
PRIMO MISTERO DOLOROSO
L’Agonia di Gesù nel Getsemani
La Vergine Santissima rivelò un giorno a santa Brigida: «Abbi per certo che io ho amato il mio Figlio così ardentemente che eravamo un cuor solo. Quando egli soffriva io ne risentivo il dolore come se il mio cuore provasse le sue medesime pene e gli stessi suoi tormenti… Il suo dolore era il mio dolore, così come il suo Cuore era il mio Cuore».
Consideriamo lo strazio della Vergine Santa. L’agonia di Gesù era la spada che frugava sanguinosamente nel suo Cuore materno. Il sangue che grondava dal corpo di Gesù sgorgava dal Cuore trafitto di Maria. Anch’ella provò una ripugnanza mortale per la passione spaventosa che avrebbe fatto scempio del suo figlio diletto, per l’abisso di sozzure e di peccati che la Giustizia divina accumulava su Gesù, vittima designata all’olocausto. Anche Maria provò l’inenarrabile sconforto di prevedere che il sangue di Gesù, versato a fiotti, non avrebbe giovato a milioni di anime e l’Inferno avrebbe continuato ad inghiottire le sue vittime. E tuttavia, anch’Ella, come Gesù, pronunziò il suo fiat. Accettò di veder lo scempio del suo Figlio, di salire il Calvario con lui, per la redenzione del mondo: «Non la mia volontà sia fatta, ma la tua!».
Impariamo ad accettare anche noi la nostra croce dalla mano di Dio. Ogni giorno è un breve calvario. Pronunziamo con cuore docile e rassegnato il nostro umile fiat. «La mortificazione e il sacrificio piacciono tanto a Gesù», diceva la piccola Giacinta. Avremo da soffrire: per le ripugnanze della natura, a causa dei nostri peccati, per l’incomprensione o la cattiveria di quanti ci circondano, e per l’inutilità dei nostri sforzi. Se saremo tentati a gemere: «Passi da me questo calice, o Signore» dovremo aver imparato pure a piegarci: «Non la mia volontà, ma la tua sia fatta». Dovremo pregare, come S. Agostino: «Non risparmiarmi, o Signore, quaggiù; qui brucia e recidi pure, purché mi risparmi nella vita eterna!».
Intenzioni: Per tutte le anime del purgatorio.
1 Padre nostro, 10 Ave Maria e un gloria al Padre
SECONDO MISTERO DOLOROSO
La Flagellazione
Maria seppe che Gesù veniva flagellato e nel suo Cuore si ripercossero ad uno ad uno i colpi che straziavano le carni innocenti e tenerissime di Gesù.
Maria soffre per l’impotenza in cui si trova di impedire il tormento di Gesù. Vorrebbe slanciarsi ed arrestare quelle sferze micidiali; ma tace, ed offre a Dio la sua stessa impotenza, per la salvezza degli uomini.
Maria soffre per la violenza inaudita di quello strazio inumano. Ogni spruzzo di quel sangue, ogni brandello di quelle carni, sangue e carni di Lei, sono una fitta lancinante nel suo petto. Ma, divinamente illuminata, comprende che quel sangue purissimo, quelle carni immacolate devono espiare le tante impurità dei sensi e della vita, le molte sozzure della corruzione umana. Ed anch’Ella offre quel suo Cuore immacolato che Gesù aveva riscattato con gelosa tenerezza prima di qualunque colpa, unendo la sua espiazione a quella del suo divin Figlio.
Maria soffre per la durata di quel barbaro supplizio prolungato fino alla esasperazione, con diabolico furore. Il suo Cuore si frange a tanta crudeltà. Ed offre a Dio tanto strazio, ripetendo il suo incondizionato: Fiat!
Noi, forse, non abbiamo armato la mano dei carnefici, non abbiamo forse solcate le spalle di Gesù con i nostri flagelli? Fuggiamo le impurità, le lusinghe dei sensi. «I peccati che portano più anime all’Inferno sono i peccati impuri. Verranno certe mode che offenderanno molto Nostro Signore!» esclamava Giacinta sul letto di morte. Accettiamo cordialmente le sofferenze che ci manda il Signore; spesso sono castighi che Egli ci infligge per la marea di peccati che sale dalla terra. Rinnoviamo i nostri propositi di mortificazione e di riparazione. I dolori, i rovesci, le infermità, per quanto insistenti e duraturi non ci prostreranno, se li sopporteremo uniti a Gesù e a Maria. Dal Cuore addolorato di Maria attingeremo forza e coraggio e grazia di vivere nella purezza dell’anima e del corpo.
Intenzioni: Per tutte quelle persone tormentate dai problemi economici.
1 Padre nostro, 10 Ave Maria e un gloria al Padre
TERZO MISTERO DOLOROSO
La Coronazione di Spine
«Durante la Passione — dice S. Lorenzo Giustiniani — il Cuore di Maria divenne come lo specchio fedele dei dolori del Figlio e l’immagine perfetta della sua morte». Le spine che laceravano il capo di Gesù martoriavano, con fitte lancinanti, il tenerissimo Cuore di Lei.
Maria prova tutta l’umiliazione che viene inflitta a Gesù, trattato come re da burla, rivestito come un folle. Lui, che è la Luce increata e la Sapienza eterna, il cui regno dura nei secoli. Quale indegna commedia! Su di Lui ghignano oscenamente quelle ignobili creature, e Gesù tace. Il Cuore di Maria comprende bene il silenzio dell’Uomo spezzato dai dolori. È la espiazione di quell’orgoglio che ha travolto il mondo con il primo peccato; e Lei, partecipandovi generosamente, ripete col Salmista: Non sprezzare, o Dio, un cuore affranto ed umiliato! (Sal 50,19).
Maria sente tutto l’orrore di quel supplizio escogitato con diabolica perfidia. Ode l’urlo della folla eccitata, che non vuole suo re il Cristo, che ne chiede, a gran voce, la morte. Eccolo Gesù sfigurato e penante. Ecce homo! Quale contrasto! Pochi giorni prima acclamato tra benedizioni ed osanna, ora rinnegato, reietto, invocato a morte. Tutti l’hanno abbandonato, tutti. Persino gli apostoli sono fuggiti. Solo il Cuore intrepido della Madre è accanto a Lui.
Consideriamo: nella corona che tortura il capo di Gesù, non c’è forse la nostra spina? E nel Cuore di Maria, non c’è forse la nostra spada? Spine e spada sono la superbia, l’orgoglio della nostra vita. Ripariamo, umiliandoci dal profondo del cuore. Ripetiamo con san Bernardo: «Mi vergogno d’esser così delicato, quando il capo di Gesù è coronato di spine». Disprezziamo la superbia, fuggiamo la vanità. Diciamo alla Vergine che non vogliamo nutrire pensieri di orgoglio, quando vediamo il Signore del mondo schiacciato come un verme sotto il peso dell’umiliazione.
Intenzioni: Per tutti i giovani che disubbidiscono ai propri genitori.
1 Padre nostro, 10 Ave Maria e un gloria al Padre
QUARTO MISTERO DOLOROSO
La Salita di Gesù al Calvario con la Croce
Ad una svolta della via, lungo l’erta del Calvario, Gesù e Maria si incontrarono. Gesù pallido, emaciato, ansante sotto la croce, gli occhi velati di sangue. La Vergine, impietrita dallo spasimo, gli occhi velati di pianto. Se Iddio non l’avesse sostenuta, ella ne sarebbe morta di dolore.
Maria invece, conscia della sua missione di Corredentrice, s’avanza fra la pietà e il disprezzo della folla, e segue da vicino Gesù. La prima Via Crucis.
La Vergine ode la turba degli sgherri lanciare lazzi e scherni a Gesù, coprendo di fango il suo nome, il suo onore, sente le grida sguaiate dei soldati che lo incitano a proseguire per il doloroso cammino, il pianto delle pie donne. Vede l’immensa croce che grava sulle spalle piagate di Gesù, mentre egli avanza vacillante, incespicando, cadendo, rigando le pietre con fiotti caldi di sangue. Prova nel suo Cuore tutto lo spasimo che Gesù soffre nel corpo, mentre l’anima trabocca d’amarezza smisurata.
Impariamo anche noi a soffrire qualche cosa per i peccati nostri e in riparazione delle colpe di tutti. Impariamo a portare la nostra Croce, anche se grave, anche se ci par di soccombere sotto il suo peso. Siamo fedeli a Dio, senza tentennamenti e senza rispetto umano in tutte le contingenze della vita. E non mostriamoci insensibili al dolore della Vergine. Ella soffre per noi, come una madre piange sui traviamenti dei figli. Non siamo di quei figli snaturati che fanno pianger la madre. Ricordiamoci del monito divino: «Non esser sordo al gemito di una madre» (Sir 8,29).
Intenzioni: Per tutti coloro che soffrono nel cuore, perchè traditi dai mariti o dalle mogli.
1 Padre nostro, 10 Ave Maria e un gloria al Padre
QUINTO MISTERO DOLOROSO
La Crocifissione e Morte di Gesù
«A chi, nella tua angoscia, ti paragonerò, o Vergine? Grande come il mare è la tua ambascia e nessuno ti può consolare!» (Lam 2,13).
Stabat Mater dolorosa iuxta crucem lacrimosa. Sul Calvario, ai piedi della croce accanto alla Vittima divina, sta Maria, la Regina dei martiri. Il suo Cuore, come il suo amore, è crocifisso. «Come Adamo ed Eva — rivelò la SS. Vergine a santa Brigida — hanno venduto il mondo, per un frutto, così il mio diletto Figlio ha voluto che io cooperassi con Lui, a riscattarlo, quasi con un sol cuore». Infatti, dice S. Bernardo: «Maria è martire, per l’immenso strazio del cuore».
«O Voi, che passate, fermatevi e considerate se vi è un dolore simile al mio dolore!» (Lam 1,12). Pensiamo che Maria è la Madre di Gesù e come tale vive nel suo cuore i dolori che straziano il corpo santissimo del Figlio. I chiodi che trafiggono i polsi e i piedi spezzando i tendini e mettendo a nudo i nervi, le membra piagate e contorte, le ossa slogate, la febbre ardente che gli inaridisce le fauci, la lancia che gli spezza il costato, l’onta degli scherni e della maledizione di tutti, l’abbandono del Padre, tutto ella prova. Maria è crocifissa con Gesù. Nessun dolore più amaro, perché nessun Figlio più caro del suo.
Maria è però anche madre nostra. È proprio sul Calvario che ella si sente proclamata solennemente madre di tutti, madre di quei medesimi peccatori che fanno strazio del suo Figliuolo, di tanti, ingrati, che nonostante il suo amore materno continueranno a offendere Iddio ed a costruirsi con le loro stesse mani l’irreparabile rovina. Quale cambio doloroso per Lei: invece di Gesù, dei poveri uomini saranno i suoi figli. Davanti al novello Adamo che dà la nuova vita all’umanità, Maria sente di essere la novella Eva, madre dei nuovi viventi, e nel dolore accetta di divenire la nostra madre!
Davanti a Gesù in croce e alla Madre dei dolori chi oserà chiedere a Dio: perché io debbo soffrire? perché il dolore sulla terra? Ogni calvario è redentore; ogni sofferenza purifica ed eleva. Soffriamo per la salvezza nostra e per la salvezza altrui. Perdoniamoci di cuore se vogliamo che Dio perdoni noi. Non turbiamoci se molti abbandonano Gesù e ripetiamogli, con entusiasmo: noi ti saremo sempre fedeli.
Nelle pene che intrecciano la nostra vita non dimentichiamo di avere una Madre che ci ama, ci compatisce, ci perdona e ci protegge.
Intenzioni: Per tutti i poveri peccatori affinchè conoscano presto l’Amore di Gesù.
1 Padre nostro, 10 Ave Maria e un gloria al Padre
SALVE, O REGINA
Salve, o Regina, madre di misericordia,
vita, dolcezza e speranza nostra, salve.
A te ricorriamo, esuli figli di Eva: a te sospiriamo,
gementi e piangenti in questa valle di lacrime.
Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi
gli occhi tuoi misericordiosi e mostraci, dopo
questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno.
O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.
Per le intenzioni del Sommo Pontefice e per l’acquisto delle sante indulgenze: 1 Padre, Ave e Gloria.
LITANIE LAURETANE (facoltative)
Signore, pietà. Signore pietà
Cristo, pietà. Cristo pietà
Signore, pietà. Signore pietà
Cristo, ascoltaci. Cristo, ascoltaci
Cristo, esaudiscici. Cristo, esaudiscici
Padre del cielo, che sei Dio, Abbi pietà di noi.
Figlio, Redentore del mondo, che sei Dio, Abbi pietà di noi.
Spirito Santo, che sei Dio, Abbi pietà di noi.
Santa Trinità, unico Dio, Abbi pietà di noi.
Santa Maria, prega per noi.
Santa Madre di Dio, prega per noi.
Santa Vergine delle vergini, prega per noi.
Madre di Cristo, prega per noi.
Madre della Chiesa, prega per noi.
Madre della divina grazia, prega per noi.
Madre purissima, prega per noi.
Madre castissima, prega per noi.
Madre sempre vergine, prega per noi.
Madre immacolata, prega per noi.
Madre degna d’amore, prega per noi.
Madre ammirabile, prega per noi.
Madre del buon consiglio, prega per noi.
Madre del Creatore, prega per noi.
Madre del Salvatore, prega per noi.
Madre di misericordia, prega per noi.
Vergine prudentissima, prega per noi.
Vergine degna di onore, prega per noi.
Vergine degna di lode, prega per noi.
Vergine potente, prega per noi.
Vergine clemente, prega per noi.
Vergine fedele, prega per noi.
Specchio della santità divina, prega per noi.
Causa della nostra letizia, prega per noi.
Tempio dello Spirito Santo, prega per noi.
Tabernacolo dell’eterna gloria, prega per noi.
Dimora tutta consacrata a Dio, prega per noi.
Rosa mistica, prega per noi.
Torre di Davide, prega per noi.
Torre d’avorio, prega per noi.
Casa d’oro, prega per noi.
Arca dell’alleanza, prega per noi.
Porta del cielo, prega per noi.
Stella del mattino, prega per noi.
Salute degli infermi, prega per noi.
Rifugio dei peccatori, prega per noi.
Consolatrice degli afflitti, prega per noi.
Aiuto dei cristiani, prega per noi.
Regina degli Angeli, prega per noi.
Regina dei Patriarchi, prega per noi.
Regina dei Profeti, prega per noi.
Regina degli Apostoli, prega per noi.
Regina dei Martiri, prega per noi.
Regina dei veri cristiani, prega per noi.
Regina delle Vergini, prega per noi.
Regina di tutti i Santi, prega per noi.
Regina concepita senza peccato originale, prega per noi.
Regina assunta in cielo, prega per noi.
Regina del santo Rosario, prega per noi.
Regina della famiglia, prega per noi.
Regina della pace, prega per noi.
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo,
perdonaci, o Signore.
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo,
ascoltaci, o Signore.
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo,
abbi pietà di noi.
Prega per noi, Santa Madre di Dio.
E saremo degni delle promesse di Cristo.
Preghiamo:
O Dio, il tuo unico Figlio ci ha procurato i beni della salvezza eterna con la sua vita, morte e risurrezione: a noi, che con il Santo Rosario della Beata Vergine Maria abbiamo meditato questi misteri dolorosi, concedi di imitare ciò che essi contengono e di raggiungere ciò che essi promettono. Per Cristo nostro Signore. Amen.
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