La fede è libertà, la fede è necessità, senza non possiamo vivere
La fede è l’elemento fondamentale che gli uomini devono volontariamente rispondere a Dio credendo; che perciò nessuno può essere costretto ad abbracciare la fede contro la sua volontà. Infatti l’atto di fiducia è volontario per sua stessa natura. «Dio chiama certo gli uomini a servirlo in spirito e verità, per cui essi sono vincolati in coscienza, ma non coartati.
Ciò è apparso in sommo grado in Cristo Gesù. Infatti, Cristo ha invitato alla fede e alla conversione, ma a ciò non ha affatto costretto. «Ha reso testimonianza alla verità, ma non ha voluto imporla con la forza a coloro che la respingevano. Il suo regno cresce in virtù dell’amore, con il quale Cristo, esaltato in croce, trae a sé gli uomini ».
La fede è necessaria
Credere in Gesù Cristo e in colui che l’ha mandato per la nostra salvezza, è necessario per essere salvati. «Poiché senza la fede è impossibile essere graditi a Dio” (Eb 11,6) e condividere la condizione di suoi figli, nessuno può essere mai giustificato senza di essa e nessuno conseguirà la vita eterna se non persevererà in essa sino alla fine” (Mt 10,22; 24,13) ».
E’ la fiducia in Dio, il credere in Lui che ci fa gustare in anticipo la gioia e la luce della visione beatifica, fine del nostro pellegrinare quaggiù. Allora vedremo Dio «a faccia a faccia » (1 Cor 13,12), «così come egli è» (1Gv 3,2). La fede, quindi, è già l’inizio della vita eterna: «Fin d’ora contempliamo come in uno specchio, quasi fossero già presenti, le realtà meravigliose che le promesse ci riservano e che, per la fede, attendiamo di godere».
Ora, però, «camminiamo nella fede e non ancora in visione» (2 Cor 5,7), e conosciamo Dio «come in uno specchio, in maniera confusa…, in modo imperfetto» (I Cor 13,12). La fede, luminosa a motivo di colui nel quale crede, sovente è vissuta nell’oscurità. La fede può essere messa alla prova. Il mondo nel quale viviamo pare spesso molto lontano da ciò di cui la fede ci dà la certezza; le esperienze del male e della sofferenza, delle ingiustizie e della morte sembrano contraddire la Buona Novella, possono far vacillare la fede e diventare per essa una tentazione.
Allora dobbiamo volgerci verso i testimoni della fede: Abramo, che credette, «sperando contro ogni speranza» (Rm 4,18); la Vergine Maria che, nel «cammino della fede», è giunta fino alla «notte della fede» partecipando alla sofferenza del suo Figlio e alla notte della sua tomba; e molti altri testimoni della fede: «Circondati da un così gran numero di testimoni, deposto tutto ciò che è di peso e il peccato che ci assedia, corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta davanti, tenendo fisso lo sguardo su Gesù, autore perfezionatore della fede» (Eb 12, 1-2).
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