La debolezza del mondo è la forza del cristiano
La debolezza del perdono è la forza cristiana. Eh si, la chiamo debolezza del perdono perché per il mondo chi perdona e porge l’altra guancia è un debole. Chi ama il proprio nemico è un sottomesso. Chi sopporta con amore le vessazioni altrui, è uno sfigato.
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Ti perdono
No, la debolezza del mondo è in realtà la vera forza. Perché è più facile odiare anziché perdonare chi ci ha fatto del male. Perché è più facile maledire e sfogare la propria rabbia, anziché benedire chi ci ha maledetti. E’ più facile dire vai a quel paese, sei questo.. sei quello… anziché dire TI PERDONO. Due semplici parole, eppure le labbra si incollano, esse pesano più di un macigno.
Esse sono come una formula magica che ci rende rospi, che ci fa sentire a disagio che ci fa sentire fragili e incapaci. Eppure è solo un attimo, una manciata di secondi, nel dire: TI PERDONO. Basta una sola volta per sentirsi improvvisamente in volo, per sentirsi semplicemente liberi, per aprire spontaneamente le labbra al sorriso proprio come una rosa che aprendo i suoi petali, sprigiona un profumo soave.
Quanto bene fa
Gesù ci insegna a perdonare, non fa solo a parole. Gesù perdona coloro che lo hanno inchiodato ad una croce. Gesù perdona i farisei che sono stati causa della sua atroce passione. Gesù perdona coloro che un attimo prima avevano gridato OSANNA, e poi CROCIFIGGILO. Gesù ha applicato la sua stessa parola perché la sua Parola è libertà. Ci rende uccelli che volano ad alta cuota. Quanto bene fa sentirsi liberi dal rancore, dall’amarezza, dall’astio. Bastano semplici parole per sentirsi vivi.
Quanto male fa
Al contrario; odiare, provare dolore dentro, risentimento, gelosia, odio, malumore… fa stare male, fa ammalare, ci rendono come polli che hanno ali corte da sollevarsi appena di un metro dal suolo. Fa male al cuore odiare, fa male all’anima provare sentimenti che gridano contro l’amore. Fa male alla vita, a chi ci circonda, respirare aria di conflitto e superbia, e orgoglio che spesso sono i due muri che ostacolano il perdono.
E’ debolezza non saper perdonare, non saper aprire il cuore all’amore. Qualsiasi male tu abbia ricevuto, Dio non ti chiede di farlo subito, ma di lasciare che sia Lui a medicare le tue piaghe. Una ferita d’altra parte, non si chiude in un giorno. Non lasciare però che esse grondano sangue per tutta la vita; finiresti per morire con lo stesso odio che ti ha fatto del male.
Mostra la tua vera forza come l’hanno mostrata i santi. Santo Stefano mentre veniva lapidato gridava: Signore, non imputar loro questo peccato. Santa Rita, perdonò gli assassini di suo marito, e così tanti altri che vi assicuro erano umani non marziani.
La forza sta nel perdono, la debolezza è nell’odio. A voi la scelta.
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