I maltrattamenti del demonio a suor Josefa Menendez
Quanti mistici hanno avuto uno stretto contatto con il demonio. Ho raccontato spesso di Padre Pio, grande santo che oltre alle sofferenze della croce di Gesù Cristo avute impresse sul suo corpo, ha dovuto subire le vessazioni diaboliche. Oggi ne incontriamo un’altra di mistica che ha subito maltrattamenti demoniaci.
Sto parlando di Josefa Menendez. In particolare, c’è un periodo che è forse il più misterioso di tutta la vita di Josefa. Un’oscurità terribile e demoniaca si abbatte su questa umile suora. Sembra quasi che chi ama Dio venga punito. Chi ama Dio subisce, certo è vero ma perché Dio stesso vuole arricchire le anime predilette di meriti e grazie. Il demonio quindi pur sapendo che abbattendosi con violenza su un’anima scelta, procura gloria a Dio e santifica l’anima vittima, non riesce ad astenersi nello scaraventarsi contro.
Come ho appena detto, questa oscurità per Josefa Menendez, si rivela ben presto un disegno divino, che manifesta la predilezione di Dio, intenta a profittare di un istante di debolezza per far progredire rapidamente l’opera sua in lei e per mezzo di lei.
Mentre viene concesso al demonio un più ampio potere e gli stessi abissi infernali sembrano aprirsi davanti a Josefa, immersa in una sofferenza mai provata finora, Gesù la stritola nel dolore e, nello stesso tempo, scava nell’anima sua profondità di fede, di abbandono, di umiltà, che nessuno sforzo personale avrebbe mai realizzato.
Il Maestro divino si è riservato questo compito nell’ora da Lui voluta e con mezzi che oltrepassano ogni umana previsione. Questo dimostra quanto il demonio diventa strumento di santificazione. Anche quando ci tenta, e superiamo la tentazione, noi saliamo un gradino in più verso la santità. Ovviamente può essere anche motivo di caduta nel peccato.
Gesù però non permette che ci venga data una prova maggiore al peso che possiamo portare e sopportare… I santi e i mistici, non hanno solo subito tentazioni ma anche terribili tormenti interiori da parte di satana. Lo racconta anche Santa Teresa, descrivendo la sua discesa nell’inferno che le lasciò nell’anima tracce incancellabili.
Josefa Menendez ha più volte steso per obbedienza la relazione delle sue lunghe discese nell’abisso del dolore e della disperazione. Questa documentazione, altrettanto impressionante si ricollega, dopo quattro secoli, alla descrizione classica della grande contemplativa Santa Teresa d’Avila.
Satana esiste; l’inferno esiste. Non tutti lo tocchiamo e lo vediamo come Josefa Menendez; non so se dire fortunatamente o sfortunatamente. Se molti potessero vedere e toccare, vedrebbero tutta la bruttezza del peccato, a come rende la nostra anima. Andrebbe oltre la seduzione del male, perché il ricordo di quell’esperienza terrificante, sarebbe indelebile proprio come lo fu per Santa Teresa e la mistica suora Josefa Menendez.
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