I furti che non crediamo siano tali
Quando parliamo di furti, subito ci viene in mente il rapinatore in banca, il borseggiatore nei pullman, lo scippo sugli scooter ecc ecc. I furti però non sono solo quelli, ci sono anche i furti cosidetti pallidi, puliti, quelli approvati dalla nostra coscienza, quelli che crediamo siano cose normali e che in realtà dinanzi a Dio si sta trasgredendo al settimo comandamento.
Passiamo subito ad alcuni esempi di furti bianchi o pallidi
Chiunque esercita una professione, deve essere consapevole della sua missione ed avere di mira il bene sociale, pur esigendo il giusto onorario. Purtroppo non tutti hanno la coscienza e, spinti dall’amore al denaro, si servono della professione per commettere delle ingiustizie, anche gravi, motivo per cui sono da considerarsi veri ladri.
In ogni classe sociale c’è sempre chi vuole fare il furbo. Più abbiamo e più vogliamo e questo ci spinge spesse volte a mettere sotto i piedi le persone fragili, le più povere, rubando il benessere sociale.
Quante volte si imbroglia fingendosi anche falsi invalidi? Rubando così quello che spetterebbe ad un vero invalido. E non solo; prendiamo un altro esempio: “il campo del commercio”:
Si vende un prodotto per ricevere una somma, corrispondente al valore di ciò che si sta vendendo. Se la merce si offre ad un prezzo maggiore di quel che vale, si commette un furto.
Il datore di lavoro?
Il datore di lavoro che non dà la giusta paga all’operaio, si rende colpevole davanti a Dio. Uno dei quattro peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio, è proprio questo: Negare la giusta mercede all’operaio.
E vogliamo parlare dei vari furti che si fanno per imbrogli durante i concorsi? Quanti raccomandati vediamo prendere il posto di chi veramente lo merita di avere. Ecco perché spessissime volte avvengono disgrazie e inconvenienti, perché ci sono troppi incompetenti, e chi è qualificato sta a casa disoccupato. Questo si chiama frode, furto del posto altrui!
Quanti candidati meriterebbero la promozione ad un ufficio superiore o ad essere ammessi nella graduatoria; invece son messi da parte e si dà la precedenza a chi non merita. Si fa ciò per amicizia, per raccomandazione o per denaro che si riceve. Chi si presta a tali gravi ingiustizie, è ladro, perchè lede i diritti altrui. Di questi ladri in guanti gialli è oggi assediata la società.
Nessun biglietto nella metropolitana, eh si anche questo è furto!
Se non pago il biglietto della metropolitana, sto rubando, questo è poco ma sicuro. Il servizio ferroviario è reso a chi acquista l’apposito biglietto. Chi viaggia e briga per non pagare il biglietto, oltre a mettersi in pericolo della multa, pecca contro il settimo Comandamento. Eppure ci sentiamo anche eroi quando riusciamo a farla franca.
Insomma, le sfumature nel settimo comandamento di Dio non mancano. Per poterle scoprire, bisogna solo raffinare la propria coscienza.
Scopri di più da Regina del Santo Rosario
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.
Carissimo Pasquale, piacere di conoscerti, credo tu sia napoletano come lo sono io. Allora ti spiego; dire “lo scippo alla napoletana” è come specificare un metodo, un modo, che nacque anni fa a Napoli e che ora viene usato in tutta Italia. Non prelude un’offesa ai napoletani. Per farti un altro esempio è come dire: la pizza a Napoli viene fatta usando mozzarella e forno a legna. Quindi per specificare un tipo di pizza, io dirò, pizza alla napoletana. Ciò identifica il tipo di pizza ma non il napoletano di per sè. Così per il tipo e il metodo di furto, viene detto scippo alla napoletana per identificare il modo. Ma giustamente potrebbe fuorviare e alludere ad altro. Grazie del consiglio. Dio benedica anche te
Buonasera, sono un vostro lettore e seguo il vostro canale telegram da un po’… Vi apprezzo molto, e trovo i vostri articoli interessanti. Oggi però mi è capitato di leggere questo vostro articoli sui furti, e non ho capito una cosa: Che vuol dire “furti alla napoletana”? Vorrei chiarimenti se possibile, ricordandovi che anche il pregiudizio è un peccato, piuttosto grave. Grazie per l’attenzione, e che Dio benedica voi ed il vostro lavoro.