Anche i demoni sono angeli, si chiamano infatti angeli caduti
Molti non sanno che i demoni sono angeli caduti, sono quegli angeli che insieme a Lucifero si ribellarono a Dio. Essi ne sono davvero tantissimi. Contro di loro dobbiamo lottare e dobbiamo farlo ogni giorno della nostra vita, addirittura sul punto di morte.
Il compito di questi angeli caduti è quello di allontanarci da Dio, metterci contro di Lui, rifiutarlo e disprezzarlo. Tutto unicamente per usarci come mezzo di vendetta. Si perché sanno benissimo che Dio ci ama di un amore infinito e l’unico modo per colpirlo è proprio quello di portare all’inferno le sue creature umane. E’ palese che non possiamo difenderci da soli, ecco perché dobbiamo vivere in grazia, in modo che possiamo godere dell’amicizia di Dio ed essere soccorsi e aiutati. Voglio proporvi questo testo scritto dal missionario padre Giovanni Salerno, missionario sull’altopiano Andino nel sud del Perù, dove racconta come il demonio agisce e cerca di colpirci:
Una volta, si presentò una povera donna, decisa a lasciarmi suo figlio, supplicandomi con le lacrime agli occhi affinché cercassi qualcuno che lo adottasse in Europa, e se ne andò. “Questa povera donna era una “schiava”. La sua padrona, era una vera tiranna; e quando seppe il fatto, scatenò un inferno contro di me, costringendo la mamma del bambino a cercarmi affinché glielo restituissi. Ma non potevo ridarlo perché l’avevo già mandato dal giudice di pace di Cochabamba. Quella despota seminò calunnie contro di me per tutto il villaggio. Forte del fatto che il giudice di pace aveva affidato a me quel bambino, e quindi, secondo la legge, il bambino era mio, decisi di andare al villaggio (per appianare la questione). Ma giunto all’ingresso del villaggio, il cavallo non era in grado di fare un altro passo. Con la testa faceva grandi sforzi per avanzare; ma inutilmente, sembrava che ci fosse dinnanzi a lui una muraglia insuperabile.
Quindi scesi da cavallo, recitai una preghiera di liberazione dal maligno e aspersi il cavallo con acqua benedetta. Fatto ciò il cavallo si mise immediatamente a galoppare. Tutti quanti si attendevano accadesse una strage da un momento all’altro, invece no: quel bambino lasciato libero dalla padrona corse tra le mie braccia. Oggi è un giovane che vive in Italia, adottato da una meravigliosa coppia di sposi.
Potrei narrare molti aneddoti sul demonio. Per esempio, Satana si infuriò contro di me e iniziò a inquietare e tormentare il mio animo con terribili paure e angosce, tant’è che cominciai ad avere disturbi al cuore e nessuna medicina poteva restituirmi la serenità e la salute, a tal punto che, solo con grandi sforzi e senza uscire dalla mia stanza, riuscivo a celebrare la santa messa.
Però pregavo la Vergine Maria, la pregavo, la pregavo… Pregavo e non mi stancavo di recitare rosario dopo rosario, tutto il giorno. Ma, quando la situazione peggiorò, chiesi a Alipio, l’autista della Missione, di portarmi a Cuzco e da lì a Lima. A metà del cammino verso Cuzco, ci fermammo per riposarci un poco. Fu allora, mentre scendevo dalla macchina, che sentii una forza misteriosa lasciare il mio corpo; sentii che qualcosa, come un essere, usciva dal mio corpo e allo stesso tempo ritornavano in me le forze e la voglia di vivere”. Ricordo che un sacerdote andò a benedire una casa e, arrivando dinnanzi ad una certa stanza, nella quale si erano praticati riti magici e divinazioni, non riusciva ad entrare per benedirla, era come se vi fosse una forza potente ad impedirglielo. Invocò Gesù e Maria e riuscì ad entrare, trovando in uno dei cassetti della stanza alcune figure diaboliche, che erano state usate nelle sedute magiche. Per questo è importante benedire le case e le macchine per far scendere su di esse la protezione di Dio. Soprattutto, bisogna benedire i luoghi dove sono state fatte magie o fatture e bruciare gli oggetti che sono stati usati. Si può pronunciare la seguente orazione, aspergendo acqua benedetta: “Signore, scendi in questa stanza, allontana da essa tutte le insidie del nemico, che i tuoi santi angeli abitino in essa e ci conservino nella tua pace. Amen“.
(Padre Giovanni Salerno)
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