Guarito da un tumore alla prostata
Guarisce da un tumore alla prostata
Don Teodosio Galotta, sacerdote salesiano di Napoli, era ammalato così gravemente che i suoi parenti gli avevano preparato il loculo al cimitero con l’iscrizione già fatta, in pratica ormai nessuno nutriva più speranza in una sua guarigione.
L’urologo, dott. Bruno, fece questa diagnosi: Neoplasia prostatica con metastasi ossee e polmonari, una prostata aumentata di volume, di consistenza lignea e di superficie bornoccoluta.
Guarisce da un tumore alla prostata
La diagnosi era stata confermata dalle radiografie: Alterazione strutturale del terzo prossimale del femore destro e delle branche ischio-pubiche, specie a sinistra, per lesioni del tipo osteolitico. Nei campi polmonari alti, specie a destra, presenza di noduli neoplastici metastatici.
Guarisce da un tumore alla prostata
Descrivendo poi dettagliatamente quanto riscontrato, il radiologo, il prof. Acampora, aveva aggiunto: L’alterazione si presenta con scomparsa della normale trabecolatura ossea, sostituita da aree di osteolisi alternate ad aree di addensamento osseo, riproducenti il tipico quadro neoplastico del tipo osteoclastico e in parte osteoclastico. Successivamente si notò una frattura del piccolo trocantere di destra…
L’internista dott. Schettino, nella sua dichiarazione scritta, aveva parlato, in occasione dei due gravi collassi periferici, di condizioni fisiche molto precarie e di situazione molto pericolosa per la vita del paziente. Il medico legale a sua volta, dopo aver esaminato tutta la documentazione, disse che si trattava di una diagnosi precisa e non di un sospetto diagnostico o di un enunziato nosologico di probabilità.
Ma chi confida in Dio non viene mai abbandonato: Infatti una notte, Don Teodosio Galotta arrivò alla fine, ormai era vicino al trapasso, ma accadde qualcosa di incredibile: era quasi in coma. L’assistente toccandogli il polso si lasciò sfuggire: Non si sente più.
Don Galotta, che ancora capiva, al sentire questo, invocò nel suo cuore i due martiri salesiani della Cina: San Luigi Versiglia e San Callisto Caravario, (in quel periodo i due erano beati, oggi grazie a questo miracolo avvenuto nel 1976 sono santi), aiutatemi voi. Subito gli apparvero i due martiri e gli dissero: Non temere, ci siamo noi.
All’istante Don Galotta guarì completamente. La documentazione medica è ora a Roma presso la Sacra Congregazione per le Cause dei Santi, per la beatificazione dei due martiri.
Confidiamo, affidiamoci e non temiamo nulla! A Dio tutto è possibile.
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