Gesù ci guarda da lassù e non solo
Quando pensiamo che Gesù ci guarda, è più difficile peccare sotto il suo sguardo. Un consiglio di San Pierre-Julien Eymard
Quando pecchiamo, spesso lo facciamo di notte, pensando inconsapevolmente che nessuno ci veda.
Ma Dio non ci vede forse sempre, indipendentemente dall’ora?
Possiamo però dimenticare questa verità fondamentale e convincerci che Dio ignori le nostre cattive azioni.
San Pierre-Julien Eymard ha scritto un sermone, inserito nel testo La Divina Eucaristia, su come dobbiamo fare tutto sotto lo sguardo attento di Gesù.
“Dovete compiere le vostre azioni sotto lo sguardo di Gesù nel Santissimo Sacramento per realizzarle con coraggio, santità e buonsenso.
Sappiate che l’occhio di Gesù Cristo è direttamente su di voi. Come possiamo osare offenderlo davanti ai Suoi stessi occhi, visto che Egli ci vede come Lo vedremmo noi se cadesse il velo delle Sacre Specie?
Spesso, però, come i vecchi colpevoli dell’Antico Testamento, voltiamo le spalle agli occhi di Nostro Signore per peccare. In caso contrario, non avremmo mai il coraggio di offenderlo”.
Eymard immagina poi come sarebbe se vivessimo davvero in quel modo:
Ah! Se pensassimo che Nostro Signore, che è tanto vicino a noi sull’altare e nel Suo tabernacolo, visto che ci copre uno stesso tetto, è testimone oculare di ciascuna delle nostre azioni, e che alla fine della giornata dovremo comparire alla Sua augusta Presenza per renderne conto, quanto saremmo fedeli, diligenti e santi in tutte le nostre vie!
Non dobbiamo poi pensare agli occhi di Gesù come a quelli di un “giudice arrabbiato”, che vuole vederci fallire.
Pensiamo agli occhi di Cristo come a quelli di un padre amorevole, che soffre ogni volta che vede uno dei Suoi figli cadere in disgrazia.
Provate questo esercizio oggi stesso, e capite come modellare le vostre azioni!
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