Maria aiuta chi lavora per la fede; mentre Dio punisce chi oltraggia la Santa Vergine
Maria aiuta sempre chi lavora per la fede, chi la onora e soprattutto chi si adopera a diffondere l’amore di suo Figlio Gesù. A tal proposito, bisogna anche dire che Dio punisce chi oltraggia la Santa Vergine. In questo articolo ci sono alcuni avvenimenti storici che lo confermano.
Il culto delle immagini
Vi fu un tempo in cui, gl’imperatori di Costantinopoli mossero una violenta persecuzione contro i cattolici perchè veneravano le sacre immagini. Tra questi fu Leone Isaurico. Costui per abolire il culto uccideva ed imprigionava chiunque fosse denunziato di aver dato segno di venerazione alle immagini o alle reliquie dei Santi e specialmente della Beata Vergine Maria. Per ingannare poi il semplice popolo fece chiamare alcuni vescovi ed abati e a forza di denaro e di promesse li indusse a stabilire che non si dovessero venerare le immagini di Gesù crocifisso, nè della Vergine nè dei Santi.
Il miracolo della mano tagliata
Ma in quei tempi viveva il dotto e celebre S. Giovanni Damasceno. Per combattere gli eretici, Giovanni scrisse tre libri nei quali difendeva il culto delle sante immagini. Gli Iconoclasti (così si chiamavano gli eretici che disprezzavano le sacre immagini) furono grandemente offesi da tali scritti, perciò l’accusarono di tradimento presso il principe. L’imperatore quindi lo condannò al taglio della mano destra, la mano con cui scriveva.
Ma questa perfidia ebbe un esito molto più felice di quello che egli non si aspettava, poichè la Madonna volle ricompensarlo per lo zelo avuto verso di Lei. Infatti appena si fece sera S. Giovanni si prostrò davanti all’immagine della Madre di Dio, e sospirando pregò gran parte della notte dicendo: O Vergine SS. Per il zelo verso di te e verso le tue sante immagini mi è stata tagliata la mano destra, accorri in mio soccorso e fa che possa continuare a scrivere le tue lodi e quelle del tuo Figlio Gesù. Così dicendo si addormentò.
In sogno vide l’immagine della madre di Dio che lo guardava lietamente e gli diceva: “Ecco, la tua mano è guarita. Su dunque alzati e scrivi le mie glorie”. Svegliatosi trovò la mano guarita attaccata al braccio.
Sparsa la notizia di questo grande miracolo ognuno lodava e glorificava la Beata Vergine che rimunera tanto largamente i suoi devoti che patiscono per la fede. Ma alcuni nemici di Cristo sostennero che la mano non era stata mai tagliata, e dicevano: “non vedete che Giovanni sta in casa sua cantando e sollazzandosi come se si celebrasse un festino da nozze?” Fu quindi nuovamente arrestato e condotto dal principe. Ma qui avvenne un nuovo prodigio. Mostrando la destra si vedeva il segno del taglio, e non solo, era anche luminoso.
Stupito il principe dinanzi a questo prodigio, gli domandò chi era il medico che lo aveva preso in cura e quale medicina aveva assunto. Egli allora ad alta voce narrò il miracolo. È il mio Dio, il medico onnipotente che mi ha restituito la sanità. Il principe allora si mostrò pentito del male operato. Così San Giovanni Damasceno finchè visse impiegò il suo ingegno a scrivere e a pubblicare la potenza dell’augusta Madre di Dio.
Dio punisce chi oltraggia Maria
Dio concede grazie straordinarie a chi promuove le glorie dell’augusta sua Genitrice, ma non di rado però Dio punisce terribilmente anche nella vita presente coloro che disprezzano Lei o le sue immagini. Ecco alcuni esempi in cui Dio punisce severemente coloro che offendono la Madonna.
Alla morte di Leone Isaurico salì al trono paterno il figlio, Costantino Copronimo, che seguì le empietà di suo padre, infatti proibì di invocare i santi, di onorare le reliquie, e di implorarne l’intercessione. Profanava le chiese, distruggeva i monasteri, perseguitava ed imprigionava i monaci, invocava con notturni sacrifici l’aiuto dei demoni. Ma il suo odio era specialmente rivolto contro la Santa Vergine.
Per confermare quanto diceva era solito prendere in mano una borsa piena di monete d’oro, e la mostrava dicendo: “Quanto vale questa borsa?” Molto, dicevano i presenti. Poi togliendo l’oro dalla borsa, la mostrava vuota e domandava di nuovo, quale fosse il valore della borsa. Tutti ovviamente rispondevano, che non valeva niente. A questa risposta, Costantino Copronimo diceva: “Così è il valore della Madre di Dio; per quel tempo, che aveva Cristo nel grembo era piena di valore. ma dal momento in cui lo diede alla luce niente più differisce dalle altre donne”.
Dinanzi a tale bestemmia Dio punisce Costantino, con un esemplare castigo
Costantino Copronimo venne punito con vergognose infermità, con pustole infuocate, che lo facevano gridare con disperazione, mentre un’ardentissima febbre lo divorava. Così smaniando e gridando come se fosse arso vivo, emanò l’ultimo respiro.
Il figlio di Costantino, senza aver imparato niente dagli eventi tragici e punitivi del padre, segue le sue stesse cattiverie. Egli si compiaceva molto delle gemme e dei diamanti e vedendone le molte e belle corone che l’imperatore Maurizio aveva dedicate alla Madre di Dio ad ornamento della chiesa di santa Sofia in Costantinopoli, le fece prelevare, togliendole dal capo delle immagini della Vergine Maria, e ponendole sul suo capo. Così Dio punisce anche lui, infatti all’istante la sua fronte fu coperta da pestiferi segni che in quel giorno stesso lo condusse alla morte.
Come possiamo apprendere da questi fatti storici e documentati, Dio punisce chi non ha rispetto della Madre sua, perché Maria non è stata affatto un contenitore che ha portato in grembo suo Figlio Gesù, Lei è stata invece il primo Tabernacolo del Dio fatto uomo ed è L’Immacolata che oggi siede alla destra del Figlio.
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Per là pace nel mondo e per la conversione dei peccatori
Per la guarigione della mente e del cuore di mio figlio Davide, chiedo la tua santa intercessione, o Vergine Immacolata. Convertilo e salvalo.