Dio ci ha restituito uno stato d’innocenza con il battesimo
Dopo il battesimo entriamo in uno stato d’innocenza
Dio ha creato una volta soltanto gli esseri materiali e questi per leggi naturali si riproducono, si modificano e si trasformano. Le anime umane, che non possono aver origine dalle cose materiali, vengono create direttamente da Dio, volta per volta.
L’anima che esce dalle mani di Dio é qualche cosa di meraviglioso per la sua nobiltà. In conseguenza della colpa originale, ogni anima che viene al mondo, è nello stato naturale, e dopo il battesimo entra in uno stato d’innocenza; rigenerata quindi alla grazia con il Santo Battesimo, è subito elevata allo stato soprannaturale, cioè viene innestata nel Corpo Mistico di Gesù e diventa erede del Paradiso.
Finché l’anima non si macchia di colpa grave e conserva lo stato d’innocenza, risplende agli occhi di Dio di una luce particolare e forma l’incanto del Creatore. I bambini prima dell’uso della ragione, anche quando commettono delle mancanze, avendo lo stato di innocenza, meritano il massimo rispetto.
Ecco Gesù Cristo sulla terra a compiere l’opera della Redenzione. Tutti possono avvicinarsi a Lui, ma i bambini innocenti ne hanno la preferenza. Il buon Gesù chiama a sé dei piccoli e li abbraccia; le madri gli presentano i figlioletti ed Egli li benedice amorosamente; rimprovera gli Apostoli che vorrebbero tener lontani i bambini da Lui ed esclama: Lasciate che i bambini vengano a me! Loro infatti è il regno dei Cieli.
Gesù è attratto verso i piccoli, perché la loro anima non è stata macchiata da colpa grave. Ma prevedendo che in seguito forse qualcuno strapperebbe ai bambini lo splendore dell’innocenza, pronunzia parole di fuoco: Guai a chi scandalizza uno di questi piccoli, che credono in Me! Sarebbe meglio che si legasse al collo dello scandaloso una macina da mulino e venisse precipitato nel profondo del mare!
Stato d’innocenza:
Diceva un giorno Gesù ad un’anima privilegiata, a Suor Josefa Menendez:
I soldati mi trascinavano dal Getsemani alla casa di Caifa, dove fui ricevuto con beffe ed insulti e dove uno dei servi mi diede il primo schiaffo!… Il primo schiaffo!… Josefa, comprendilo bene! Questa sofferenza forse superò i colpi dei flagelli? No, senza dubbio! Ma in quel primo schiaffo vidi il primo peccato di tante anime fino allora in istato di grazia… e dopo il primo… quanti e quanti ancora… e quante anime trascinate con l’esempio allo stesso pericolo, forse alla stessa sventura, quella di morire in peccato!
Queste parole di Gesù dovrebbero far tremare coloro che scandalizzano i piccoli ed anche coloro che, dovendo. aver cura dei bambini, sono invece trascurati nella vigilanza, e nella educazione. Una buona percentuale di ragazzini e di bambine perde l’innocenza prima dei dieci anni. Caro genitore devi vigilare suoi tuoi figli perché un giorno dovrai rispondere a Dio. Essere genitore è una vera missione. Sei quindi respondabile di quanto compiono i tuoi figli.
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