
Come recitare il rosario in modo pratico?
Quanti post leggiamo dove sta scritto: Recitare il rosario aiuta l’anima a cambiare. Recitare il rosario ottiene grazie materiali e spirituali…. Ma come recitare il rosario in modo pratico? E’ una delle domande più frequenti soprattutto da chi si sta avvicinando a questa pia e mariana pratica.
Molti con buona volontà, si accingono a prendere finalmente la corona tra le mani e con tanto fervore desiderano recitarlo ma poi? Ecco che iniziano le difficoltà e si chiedono: Come recitare il rosario in modo pratico? Ho capito, si recita l’Ave, il Pater ecc ecc ma i misteri? Cosa vuol dire meditare i misteri? In questo articolo parlerò quindi di come recitare il rosario in modo pratico e soprattutto imparare a memoria in modo facile i misteri.
Partiamo dalla corona
- La corona del Rosario è formata da cinquanta grani (le Ave Maria) suddivise in cinque decine da un grano più grosso (il Padre nostro e il gloria al padre).
- I misteri sono divisi in: misteri gaudiosi che si recitano il lunedì e il sabato; i luminosi il giovedì; i dolorosi il martedì e venerdì; i misteri gloriosi il mercoledì domenica.
Ci sono alcuni che, dopo anni che recitano il Rosario, non sanno ancora i quindici misteri a memoria; altri invece li imparano con facilità… ecco come fare:
Innanzitutto bisogna avere dinanzi agli occhi la vita di Gesù…. così facendo impareremo in ordine i misteri.
Gaudiosi che significa momenti di gioia
Maria ebbe la gioia dell’annuncio dell’Angelo che le disse che avrebbe avuto un figlio e lo avrebbe dovuto chiamare Gesù…QUANTA GIOIA PROVO’ NOSTRA MADRE MARIA!
L’angelo Gabriele le disse anche che Elisabetta era incinta da sei mesi e che nulla era impossibile a Dio….Maria dalla gioia volle andare a trovare Santa Elisabetta. Seconda gioia
Poi finalmente, raggiunti i 9 mesi di gravidanza, Gesù venne al mondo….La gioia della Madonna di avere finalmente tra le braccia suo figlio e per giunta il Figlio di Dio… non possiamo immaginare quanta gioia provò.
Ovviamente Gesù essendo della stirpe di Davide, doveva essere circonciso secondo la legge. Qui Maria provò la gioia di vedere finalmente attuata una parte delle scritture.. (qualcuno può replicare che sia non tanto un momento di gioia ma di dolore perché il profeta Simeone profetizzò che una spada le avrebbe trafitto il cuore).
La vera gioia di questo mistero sta proprio nel profeta che aveva chiesto a Dio di non farlo morire prima di aver visto il messia…. Ecco che stringendolo al suo petto disse: ora lascia che il tuo servo vada in pace….perchè i miei occhi hanno visto la tua salvezza….
Ultimo mistero, anche questo parte da un momento doloroso, perché Maria smarrisce Gesù ma prova la grande gioia di ritrovarlo.
Bene, come possiamo notare, i misteri gioiosi sono in sequenza di crescita di Gesù.
Passiamo ai dolorosi….
Come recitare il rosario in modo pratico con i misteri dolorosi
- Gesù subisce prima l’agonia,
- poi la flagellazione
- e la coronazione di spine
- poi viene condannato a morte
- e porta la croce fino al Golgota dove viene crocifisso.
Passiamo ai misteri della gloria…
Dopo la morte di Gesù, cosa accade?
- Dopo tre giorni risorge dai morti.
- Dopo quaranta giorni circa, sale al cielo e quindi contempliamo l’ascensione di Gesù. Bene la sua missione si conclude su questa terra ma promette di mandare il consolatore.
- Così dopo 50 giorni scende lo Spirito Santo nel cenacolo mentre i discepoli insieme a Maria pregavano nel insieme…
- Dopodiché assistiamo all’assunzione della Madonna in cielo e subito dopo, ( quinto ed ultimo mistero)…
- Maria viene coronata Regina del cielo e della terra.
Per recitare il rosario in modo pratico bisgna seguire:
Lo schema di vita di Gesù
Dunque se seguite la vita di Gesù, i misteri li imparerete in fretta! Ora la parte forse più difficile è la meditazione, perché a volte qualcuno dice: “ma devo immaginare le scene?”
La risposta è Si, in un certo senso. Ma non solo immaginarle, ma portarle nella nostra vita. Faccio un esempio banale: Quando contempliamo l’agonia di Gesù, pensiamo a Lui a quanta angoscia ha provato e mentre facciamo questa meditazione, automaticamente facciamo anche una riflessione; pensiamo a tutte quelle volte che anche noi siamo stati in ansia, e a tante persone che sono in agonia negli ospedali, a tante persone che sono angosciate da situazioni familiari o di salute, oppure economiche…. e tutto questo partendo dalla nostra mente, entra nel cuore, trasformandosi così in meditazione e supplica di intercessione che attraverso Maria, canale sicuro e perfetto, raggiungeremo Gesù.
Così facendo avremo recitato il primo mistero doloroso, meditandolo e vivendolo, facendo della vita di Gesù, vita nostra. Come potete notare, recitare il rosario non è poi così difficile anzi, è una preghiera speciale, particolare, dove mette in moto, mente, cuore e labbra. Chi dice che è una preghiera monotona è perché recita solo le Ave Maria con la bocca, senza partecipazione globale di se stessi.
Questo è il rosario, una preghiera contemplativa ma anche pratica. Se resta solo contemplativa, senza portare i misteri nella nostra vita, rimane solo una bella preghiera. Gesù vuole che attraverso la Madre celeste, otteniamo le grazie necessarie per noi e per gli altri.
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Intendo la recita del Santo Rosario nell’ambito della famiglia universale!