Imparare una preghiera o imparare a pregare?
La preghiera è un’esperienza profonda che ci permette di entrare in comunione con Dio. Nel vangelo di Luca, vediamo come anche i discepoli di Gesù desiderassero imparare a pregare, affascinati dalla preghiera del loro Maestro. Imparare a pregare non riguarda solo l’apprendimento di formule o di regole, ma è un viaggio verso la scoperta e l’esperienza di una preghiera autentica che scaturisce dal cuore.
La Sfida di creare una preghiera personale
La preghiera autentica non è solo una serie di parole recitate meccanicamente, ma è un dialogo vivo con Dio. Imparare a pregare significa sviluppare uno stile personale di preghiera, comprendendo i contenuti profondi e facendo della preghiera un punto di riferimento per la nostra vita spirituale.
Si parte da un fatto. Il fatto sta sotto gli occhi dei discepoli: il Maestro prega….
“…E avvenne, mentre Egli pregava in un certo luogo, quando ebbe finito, uno dei Suoi discepoli Gli disse: – Signore, insegnaci a pregare…”(Luca, 1.1)
Gesù prega da solo (Luca 9.18), si ritira in luoghi deserti (Luca 4.42 – 5.16) e i discepoli non sopportano più quell’inaccessibilità.
Senza violare la Sua solitudine, senza forzare il Suo ritiro, desiderano “entrare” nella preghiera di Cristo, carpirne lo stile, afferrarne i contenuti, farne il punto di riferimento per il loro nuovo modo di pregare.
Oltre le Formule:
La Bellezza della Preghiera Vissuta
La preghiera non può essere ridotta a una pratica religiosa vuota o a un semplice dovere morale. È un’esperienza viva e dinamica che si sviluppa nel contesto della nostra vita quotidiana. Imparare a pregare significa abbracciare l’esigenza interiore di comunicare con Dio, scoprendo il fascino, la bellezza e il gusto della preghiera autentica. E questo aspetto i discepoli lo videro in Gesù mentre pregava appartato.
Può risultare relativamente facile dire delle preghiere. E, di fatto, troppa educazione religiosa non è servita ad altro che ad imparare delle formule, dei modi, delle regole. La preghiera va vissuta non recitata!
Molto più arduo è “creare la preghiera”, scoprirla, inventarla, attizzarne il dinamismo profondo, scovarne la sorgente.
Può essere agevole programmare la preghiera, regolamentarla. Più impegnativo, invece, “seminare la preghiera”, liberarne il movimento essenziale ed imprevedibile.
Può essere comodo insistere sul “dovere” e magari ricorrere al ricatto e alla paura (chi prega si salva, chi non prega si danna).
Più difficile far esplodere dentro l’esigenza della preghiera, comunicarne il fascino, la nostalgia, il gusto, la bellezza.
La Poetica della Preghiera:
Un Approccio Catechetico
Una catechesi autenticamente cristiana non può limitarsi alla “morale”, ma deve spingersi ad una “poetica della preghiera”. La preghiera va al di là di una mera educazione religiosa o di un adempimento formale. È un atto poetico che si radica nella nostra vita e nella nostra esperienza di fede. Una catechesi autentica deve andare oltre la semplice morale e spingersi verso una poetica della preghiera, che alimenta la nostra relazione con Dio e ci fa scoprire la sua sorgente interiore.
Il terreno proprio della preghiera è quello fecondo della vita, non quello arido dell’esercitazione religiosa, della pratica devota, della prestazione virtuosa, dell’adempimento oneroso, dell’esecuzione puntigliosa.
La Preghiera Insegnata da Gesù:
Un Modello di Intimità con Dio
La preghiera insegnata da Gesù è una preghiera che fa esplodere tutti “i modi”, travolge tutti gli schemi. La pedagogia di Gesù sulla preghiera è la più esigente. Proprio perché non si accontenta delle parole, delle formule, ma esige la vita, pretende il coinvolgimento della persona.
Gesù stesso ci ha insegnato la preghiera come un modello di comunione profonda con il Padre. Nel suo insegnamento sul monte, ci ha esortato a pregare nel segreto, evitando l’ostentazione e la ripetizione vuota di parole. Imparare a pregare come Gesù significa entrare in uno spazio di intimità con Dio, permettendo al nostro cuore di esprimere autenticamente i suoi desideri e bisogni.
Superare le Barriere:
La Preghiera Come Incontro Personale
La preghiera autentica ci spinge a superare le barriere dell’esteriorità e a entrare nel profondo della nostra relazione con Dio. Non si tratta solo di recitare preghiere nuove, ma di essere noi stessi nuovi nella preghiera. È un invito a scoprire la preghiera, a crearla e a farla nascere dal nostro cuore, permettendo a Dio di comunicare con noi in un modo personale e significativo.
Dobbiamo noi stessi diventare “preghiera”. Molti sono in grado di offrirci preghiere “nuove” ma se non iniziamo a imparare a pregare, ogni preghiera sarà sempre vecchia e noiosa. Questo perché non abbiamo compreso come si prega.
Soltanto Gesù può insegnarci a non fabbricare preghiere, ma a scoprire la preghiera, a crearla. Soltanto Lui ci invita a superare quella distanza, per entrare nello spazio della Sua solitudine e così sentirci un pò meno estranei.
“… Quando pregate, non siate simili agli ipocriti che amano pregare stando ritti nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini. In verità vi dico: Hanno già ricevuto la loro ricompensa. Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto e il Padre tuo che vede nel segreto ti ricompenserà. Pregando poi, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele crediate. Voi dunque pregate così: – Padre nostro…” (Mt. 6.6)
La preghiera del Cristiano deve essere preghiera viva. Non come la preghiera degli ipocriti che credono che a furia di dire parole senza cuore e senza anima, saranno ascoltati, nè tanto meno coloro che credono che la preghiera sia una formula magica.
Conclusione
Imparare a pregare è un viaggio che richiede impegno e apertura del cuore. Attraverso la preghiera autentica, scopriamo il privilegio di comunicare con Dio e di sperimentare la Sua presenza nella nostra vita. Oltre le formule e le regole, la preghiera diventa un’espressione poetica della nostra fede, che ci conduce a una profonda intimità con il Padre. Che ognuno di noi possa accogliere l’invito di Gesù e imparare a pregare, creando una preghiera personale che riflette la nostra relazione unica con Dio.
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Chiedo preghiere x Alberto il mio nipotino di 11 anni che deve subireun intervento al cuore. Che Dio è la SS.Bergine ascoltino le mie preghiere
Amen