Crediamo che Dio ci abbia dimenticato, ma come può farlo se ha dato la sua vita per noi sulla croce? Crediamo che Lui stia aspettando il momento giusto; no, perché è questo il momento giusto per cambiare, per lasciarsi trasformare, plasmare, guarire. Noi non dobbiamo fare altro che mettere la nostra vita, la nostra volontà nelle mani di Maria, e sarà Lei a mettere tutto nelle mani di Gesù. Per mezzo di Lei, possiamo raggiungere la gioia piena, come Dio stesso per mezzo di Lei, è venuto al mondo.
L' amore che mi ha salvato
Mi chiamo Ugo e prima di dire qualsiasi cosa voglio ringraziare Maria, la Vergine Santissima, Avvocata nostra per avermi salvato da me stesso. Ho creato questo blog proprio per diffondere l’amore e la devozione alla Regina del Rosario di Pompei, perché mi ha salvato, mi ha preso per mano, mi ha tirato fuori dal mio inferno. Ho vissuto sempre nel peccato, nella menzogna, nel tradimento, nella falsità, nella cupidigia. Vivevo rapporti con donne sposate, ho commesso sacrilegi, ho servito il peccato in tutte le sue forme e quando sentivo parlare di Dio, io scappavo via.
SOLO IL NOME DIO MI TURBAVA....
.....Ero ad un passo dall'inferno!
Al solo sentire il nome di Gesù mi ripugnava, e allo stesso tempo mi ricopriva di vergogna. Se vedevo un prete provavo ribrezzo. Volevo vivere a modo mio, la Chiesa non mi piaceva. Quante volte mia madre mi diceva di pregare, di affidarmi a Maria, ma da un orecchio entrava e dall’altro usciva. M’infastidiva terribilmente il solo sentir parlare delle cose di Dio. Papà spesse volte ascoltava la testimonianza di Gloria Polo e a me turbava terribilmente.
Ero senza niente; senza speranza, vivevo infatti tanto per campare, con il motto: va dove ti porta il vento…
Vivevo senza Dio. Che vita orribile era la mia. Nel 2010 mia mamma morì di cancro, lo stesso giorno in cui io fui battezzato. Divenne ancora più triste la mia vita! Ero senza lavoro, senza un briciolo di speranza ma soprattutto senza Dio. Non avevo proprio niente. Spesso pensavo: “Sto vivendo una vita da schifo qui in terra e quando morirò, passerò l’eternità all’inferno!” Fortunatamente però avevo al mio fianco una donna fantastica, attualmente mia moglie, che mi stava sempre accanto anche nei momenti più difficili. Oggi se solo penso a vivere un giorno senza Dio è come vivere 100 anni nell’inferno. Possiamo essere lgli uomini più ricchi del mondo, avere tutte le ricchezze di questa miserabile terra, tanta fama, ma se manca Dio, manca tutto. Senza Dio si è infelici, insoddisfatti, e ci si accorge ogni giorno di più di essere inutili. ( Ecco secondo me perchè tanti ricchi e straricchi, uomini e donne di successo, si suicidano).
….Il tempo passava, e con esso scorreva anche la mia speranza di potermi realizzare. Inutile dire che le speranze messe negli uomini, è un cattivo investimento. Anche a me infatti promettevano, ma senza mantenere mai nulla. C’era chi ti faceva vedere le farfalle colorate, chi toccare il cielo con un dito, ma poi? La realtà era tutt’altra.
Papà frequentava molto i francescani dell’Immacolata, e per questo parlava di me sempre al fondatore, Padre Stefano Maria Manelli. Un giorno papà mi consegnò un’immaginetta che padre Stefano disse di consegnarmi, e dietro c’era un pensiero che lui scrisse per me. Insieme a questa immaginetta mi diede anche un suo crocifisso che io oggi lo custodisco sotto al cuscino.
La mia vita comunque procedeva con i miei peccati.. Dio solo sa quanti ne ho commessi nella vita. Ero menzognero anche con le persone che amavo. Per me vivere nella dissolutezza, calunniare il mio prossimo, pur di ottenere ciò che volevo, era cosa normale. Quanti peccati ma quello più brutto era l’offendere Gesù Eucaristia, tante comunioni sacrileghe. Insomma ero una vera anima nera.
Il cambiamento
Il mio cambiamento è avvenuto in modo graduale… Ogni tanto arrivava qualche impulso da parte del Signore. Ricordo una notte, feci uno strano sogno: vidi da lontano Papa Francesco che era seduto in un angolo, io corsi verso di lui, ma proprio quando mi avvicinai, lui scomparve. Questa cosa mi mise una tremenda tristezza, mi sedetti su alcuni grandini e piangevo. Il dolore era forte, ma una mano si poggiò sulla mia spalla, io voltandomi, vidi il Papa sorridermi che mi consegnò una grossa chiave d’oro.
Mi sembrò strano questo sogno, Papa Francesco era l’ultimo dei miei pensieri, quindi non riuscivo a spiegarmi del perché l’avessi sognato.
Il bisogno di pregare
Passarono alcuni mesi, mi accorsi però che nel mio cuore stava avvenendo qualcosa: sentivo il bisogno di pregare. La mia preghiera era:
Signore io voglio cambiare ma se tu non mi dai una mano io cambierò per qualche mese ma poi ritornerò ad essere quello di sempre.. Io cambierò se solo tu mi prometti di aiutarmi.
Ripetevo spesso quelle parole.. Ma Man mano mi accorsi che veramente Gesù stava spalancando le porte del mio cuore. Iniziai a sentire anche un forte desiderio della Messa domenicale, così decisi di andarci…l’unico mio imbarazzo era parlare con la mia dolce metà, finora avevamo vissuto entrambi senza Dio, come potevo spiegarle che qualcosa in me stava cambiando? La mia gioia però fu il suo sorriso dopo il mio racconto. Lei mi disse che stava pregando da un mese e che ne sentiva il bisogno senza sapere come e perchè. Gesù stava operando in noi in modo parallelo.
Ancora un passo
Mancava un passo: confessare tutti i miei peccati!
Una mattina mentre ero in dormiveglia, sentii una voce di ragazzo che mi diceva:
Svegliati, stamattina ti confesserai!
Io da vero stupido risposi:
Impossibile, i sacerdoti al mio paese non confessano mai e nemmeno ci sono.
Mi alzai dal letto e pensavo sempre a quella voce che fu così imponente, cosi uscii di casa e mi recai in chiesa. Dissi tra me e me: ora smentisco questa voce che sento e dimostrerò che sono solo frutto della mia mente, ma per mio stupore, vidi in fondo alla chiesa, un sacerdote seduto che stava confessando….iniziai a provare paura, sgomento, non so spiegare cosa. Quando mi confessai finalmente al momento dell’assoluzione avvertii dei forti capogiri che pensai di morire. Piansi di gioia, di dolore dei miei peccati peggio di un bambino. Ma non contento pensando di non essermi confessato bene, andai di nuovo ma trovai un altro prete, piansi tanto durante la confessione e il sacerdote mi parlava del figliol prodigo. Quando terminai la confessione mi disse:
Farai come penitenza un padre nostro, un’ave Maria e un gloria e poi aprirai il vangelo.
Così feci e quando aprii il vangelo uscí il passo del figliuol prodigo. Rimasi stupefatto.
Anche la mia ragazza (attualmente mia moglie) spinta dalla mia gioia e dal mio fervore, decise di confessarsi.
Ma non finisce qui
Il Signore ci chiamava a vivere pienamente di Lui. Sentimmo infatti nel cuore di vivere in castità fino al nostro matrimonio che in realtà non era nemmeno in progetto…
Un altro sogno strano
Ed ecco che feci un altro sogno strano. Mi trovavo in una specie di osteria, dove c’era un uomo tutto sporco con in braccio un bambino che diceva essere ammalato. Io risposi: i bambini ammalati sono anime prescelte da Dio…. appena dissi queste parole, tutto ciò che era intorno a me scomparve ed apparve una luce immensa, quell’uomo divenne un angelo e quel bambino, divenne Gesù bambino con le mani fasciate. Era bellissimo con degli occhi azzurri grandi, capelli biondi e ricci….l’angelo mi disse: Tu sei stato scelto. Vidi allora il Bambin Gesù sollevarsi e sospeso in aria più o meno alla mia altezza ed allargò le braccia. Io subito gli andai incontro e lo abbracciai.
Quell’abbraccio mi rimase per tanti giorni, sentivo ancora il calore di Gesù. Cosa mi stava accadendo?
La Regina del Rosario
Il mio amore per Gesù cresceva giorno dopo giorno. Mancava però qualche cosa: la devozione alla Vergine Maria.
Il continuo è scritto nel mio libro: ” L’amore che mi ha salvato”. Distribuito in formato kindle e in formato cartaceo. Per poterlo acquistare o leggere l’anteprima, basta cliccare il pulsante sottostante e scegliere il formato che si desidera.