Che fine fanno i bambini che muoiono con il peccato originale?
Molti si chiedono se i bambini che muoiono con il peccato originale, in stato naturale, si salvano oppure no. Bisogna subito dire che Dio è giusto, quindi che colpa hanno questi bambini? Nessuna, non hanno commesso un peccato mortale voluto.
Anni fa si pensava che non potessero conseguire automaticamente, con la morte, lo stato soprannaturale e quindi andare in cielo ma nemmeno andare all’inferno, poiché non avevano commesso peccati di propria volontà. Questo pensiero eccetto gli agostiniani, lo sostenevano tutti gli altri teologi.
Cosa dice la Sacra Scrittura a riguardo
Ma prima di approfondire, dobbiamo considerare alcuni testi della Sacra Scrittura che parlano del peccato originale: “Come a causa di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e con il peccato, la morte così che anche la morte ha raggiunto gli uomini, perché tutti hanno peccato” (Rom. 5,12). “Laddove è abbondato il peccato, ha sovrabbondato la grazia” (Rom. 5,20). “Poiché se a causa di un uomo venne la morte, a causa di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti; e come tutti muoiono in Adamo, così tutti riceveranno la vita in Cristo” (1 Co. 15,21-22).
Cosa dicono i testi del Magistero della Chiesa
“La pena del peccato originale consiste nella mancanza di visione di Dio; la pena del peccato attuale è il tormento dell’inferno eterno” (Lettera “Maiores Ecclesiae Causas” di Innocenzo III del 1201). “Le anime di coloro che muoiono in stato di peccato mortale o con il solo peccato originale, scendono subito all’inferno per essere punite, anche se con pene differenti”(Concilio di Firenze e II Concilio di Lione. Denz 1306 e 858). “Se qualcuno afferma che la prevaricazione di Adamo danneggiò solo lui e non la sua discendenza; che la santità e giustizia ricevuta da Dio che lui perse, la perse solo per sé e non anche per noi…sia anatema” (Concilio di Trento; Denz 1512).
“Chiunque neghi che i bambini appena nati non devono essere battezzati, anche quando lo siano i genitori, o dice che sono battezzati per la remissione dei peccati, però che non ereditano da Adamo il peccato originale… sia anatema” (Concilio di Trento; Denz 1514). “Secondo la tradizione apostolica, anche i bambini piccoli ancora incapaci di commettere peccati, sono veramente battezzati per la remissione dei peccati” (Concilio di Trento; Denz 1514).
“Se qualcuno dice che per grazia di nostro Signore Gesù Cristo, per il quale si conferisce il battesimo, non viene rimesso il peccato originale… sia anatema” (Concilio di Trento, Denz 1515).
Parlando del peccato originale il Catechismo della Chiesa Cattolica dice: “Consiste nella privazione della santità e della giustizia originali, ma la natura umana non è interamente corrotta; è ferita nelle sue proprie forze naturali, sottoposta all’ignoranza, alla sofferenza ed al potere della morte ed inclinazione al peccato” (Cat. 405). Quindi il peccato originale “è chiamato peccato in modo analogico: è un peccato “contratto” e non “commesso”, è uno stato e non un atto” (Cat. 404).
LEGGI IL LIBRO Peccato originale. Agostino e il Medioevo
Mettendo insieme quanto abbiamo letto nella Sacra Scrittura, con i relativi passi citati, unendoli con quanto scritto da Magistero della Chiesa, possiamo dedurre che i bambini che muoiono con il peccato originale, senza quindi ricevere il battesimo, abbiamo la certezza che non vanno all’inferno perché è un peccato non commesso. Non sappiamo ovviamente se sono in Paradiso.
Una mia considerazione personale
Credo che i bambini che muoiono con il peccato originale senza aver avuto modo di ricevere il battesimo per forze naturali e non per mano dell’uomo; sono in Paradiso! Credo che Dio stesso attraverso un atto misericordioso compia questo grande gesto di amore. E soprattutto, essendo Dio, giustizia vera, non può lasciare che dei bambini che muoiono con il peccato originale non voluto, non commesso ma solo contratto; paghino una colpa non commessa, quindi attraverso un atto di purificazione, li conduce in Paradiso. Ripeto è una mia semplice considerazione.
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