Camilla Bravi previde il comunismo
Camilla Bravi previde il comunismo già prima che nascesse in Italia. Bisogna premettere che Camilla ebbe da Gesù tantissimi doni, tra cui quello della profezia, e di vedere le cose prima che accadessero. Un giorno, del 1928, sempre alla Comunione, Camilla si trovò in una barca che solcava acque fetide e limacciose. Solo pochi si trovavano sulla barca di Gesù, mentre una massa di uomini si divincolava tra le onde putride in preda all’odio e alla disperazione. «Masse in peccato mortale» le aveva spiegato Gesù. Queste masse si agitavano contro la Chiesa.
Gesù le disse che la Chiesa sarebbe stata assalita da due immense forze: le massonerie e il comunismo. Così Camilla riferisce le sue parole:
I comunisti semineranno le loro dottrine in molte nazioni e perseguiteranno accanitamente la mia Chiesa. Verrà il tempo che il comunismo avrà seguaci dappertutto; arriveranno anche a Roma, cercheranno di impadronirsi del Vaticano e di uccidere il Papa, che essi odiano accanitamente. Io li lascerò fare finché essi crederanno d’aver vinto; e proprio allora li distruggerò.
Come farai, o Signore?
Io sono l’Onnipotente; il mondo è mio, e posso distruggerli come voglio: o facendo piovere il fuoco su di loro, oppure permettendo che si scaglino tra di loro gli uni sugli altri; posso adoperare gli elementi stessi della natura che oggi sono ancora sconosciuti. Ti assicuro di questo: essi saranno distrutti.
Solo qualche centinaio di persone riuscì a salvarsi dal gorgo che si apriva a inghiottire gli uomini: «Coloro che vivono in grazia di Dio e mi amano», spiegò il Signore. E continuò:
Vedi, mia piccola, il mondo di oggi è diventato peggiore di quello che ho castigato col diluvio: in esso regna l’egoismo, la lussuria, la superbia e ogni ingiustizia; vi regna l’odio. Mio Padre è sdegnato contro questa umanità che non rispetta più le sue leggi. Nel mondo vi saranno molti castighi: guerre terribili, tante città distrutte dal fuoco e dal ferro. Tutto il mondo sarà in guerra: fratelli che combatteranno i fratelli, partiti contro i partiti, persecuzioni contro la Chiesa, terremoti, inondazioni, epidemie…
Sarà la fine del mondo?
Non ancora. Prima devo manifestare altri misteri della fede, come l’Assunzione di Maria; l’Assunzione sarà proclamata dogma. Il Papa attuale (Pio XI, N.d.R.) non vedrà questi castighi. Incominceranno con il Papa che verrà dopo di lui (Pio XII, N.d.R.): egli sarà santo, sarà martire d’amore e di penitenza, e dopo la sua morte sarà proclamato all’onore degli altari per plebiscito universale. Soffrirà molto e camminerà tra i cadaveri dei suoi figli.
Lo pregai: Ricordati che siamo tuoi figli, tue creature; ricordati che Tu sei l’Amore Infinito!
Se Io non mandassi il castigo, i perfidi esulterebbero dicendo: «Dio non esiste perché non difende la sua Chiesa». Ma anche nel flagello Io sarò Padre e farò di tutto per salvare l’umanità. La mia parola in questi anni che precederanno il flagello sarà distribuita a profusione, e mia Madre apparirà a destra e a sinistra moltiplicando i miracoli perché il mondo ritorni alla fede…
Gesù mi disse pure che il comunismo rosso è l’Anticristo moderno.
Alla morte del suo Direttore spirituale, don Nicola Balestra, che l’aveva seguita nell’Associazione delle anime vittime del Cuore di Gesù, della quale egli era il Direttore, Camilla fu elevata alla visione del Purgatorio, e vide pure
Maria che estraeva da quelle fiamme l’anima del sacerdote. Scrive che Gesù allora le disse:
Tu sei la Maddalena moderna; come nel Vangelo si parla di lei, così verrà il giorno in cui, quando il dogma sarà proclamato, si parlerà di te che ti sei offerta vittima in modo particolare perché fosse presto proclamato il dogma dell’Assunzione.
Al gaudio inebriante dei primi anni di conversione, sarebbe seguito l’assenzio pure inebriante di una lenta crocifissione, e il Signore stesso volle preparare la sua vittima d’amore agli avvenimenti che l’attendevano. Camilla scrive il dialogo iniziato da Gesù:
Voglio rivivere in te la mia dolorosa passione. Mi lasci soffrire in te?
Tanto volentieri, Signore. Tu sai come lo desidero, e quale onore mi fai!
Ora ti sembra tutto facile per il fervore e le grazie che ti concedo – ribatté Gesù. – Io ti dico che soffrirai tanto, tanto, tanto. Io non do la sofferenza per il gusto di far soffrire, come può credere qualcuno. Do la sofferenza alle anime che prediligo perché Io sono l’Amore Infinito ma anche il Dio crocifisso per amore. Donarsi al mio amore vuol dire donarsi anche al dolore. Io desidero continuare in te la mia passione per purificarti, farti santa e salvare per mezzo di te tante anime. Quanto ti dico, ricordalo quando sarai nella prova. Sì, Io soddisferò il tuo desiderio di soffrire, esso viene da Me, e ti darò il martirio del corpo, del cuore, dell’anima e dello spirito. Il tuo corpo sarà maciullato dal male; finita una malattia ne avrai un’altra; e le tue ossa, i tuoi nervi, il tuo sangue saranno purificati dal dolore fisico.
Sarai tanto povera che vivrai della carità altrui. Io ti toglierò le amiche; e la tua famiglia ti sarà fonte di dolore, di grandi dolori. Avrai disamore, freddezza, incomprensione, persecuzione, abbandono, che ti seguiranno continuamente. Cercheranno di metterti in qualche istituto, ma lo impedirò che vi riescano. Ti voglio sola, abbandonata alla mia Provvidenza. Anche se vivrai tra i tuoi, sarai in mezzo a loro come un’estranea e vivrai della carità altrui. Soffrirai tentazioni, turbamento, avvilimento, noie, aridità, tenebre, vere agonie morali e spirituali.
Crederai di essere un’isterica, un’illusa, e quando il demonio ti lascerà tranquilla su questi pensieri, sarà il tuo Direttore spirituale a considerarti come tale. Io stesso ti toglierò tutte le consolazioni, i lumi, il fervore, e tu crederai di essere da Me abbandonata, e respinta come se io non volessi più saperne di te…
Io mi sentivo felice – scrive Camilla – che Gesù si degnasse di soffrire in me, ma vidi che Gesù si faceva triste e gli chiesi: «Signore, piangi forse per i miei peccati?». Mi rispose: «No, li ho già cancellati da tempo, come ho cancellato la pena. Piango al pensiero che soffrirai tanto: potessi risparmiarti di soffrire!
Ma è impossibile, perché l’amore è dolore». E mi stringeva forte al suo Cuore. D’un tratto mi vidi come un composto di ciò che Gesù mi prediceva, e provai un dolore fortissimo, come se mi trafiggesse una spada. Ma l’amore era tanto forte che esclamai: «Dal momento che mi assicuri la tua grazia, si faccia come vuoi. Voglio Te crocifisso in me, sangue per sangue, amore per amore!». Quale sete di sofferenza lasciarono in me le sue parole!
Per rafforzarla di fronte alle prove, un venerdì santo Gesù le chiese il voto di
«abbandono perpetuo», dietro consenso del suo Padre spirituale. E le rivelò che la pena più straziante della sua vita sarebbe stata la sensazione di essere abbandonata da Dio. Scrive le parole di Gesù:
Verrà un giorno, piccola mia, che ti sentirai da Me abbandonata e sotto il peso della mia giustizia, come lo fui abbandonato dal Padre mio. Ti sembrerà di essere da Me rigettata e che per te non ci sia più salvezza. Neppure il tuo Direttore spirituale riuscirà a consolarti. Io però non ti abbandonerò mai: fidati di Me e ricordatelo per il momento della prova.
Questa prova dell’abbandono Gesù non me l’ha ancora data, sebbene siano passati diciassette anni da quella predizione.
Sarebbe venuta più tardi, e come!
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