Bisogna custodire la vita ad ogni costo
Bisogna essere custodi della vita proprio come lo fu San Giuseppe, custodendo la vita del bambin Gesù, ma più precisamente, significa che dobbiamo difendere la vita del prossimo pur rischiando la nostra.
Ecco perché il Sommo Pontefice in un discorso nella sala Nervi, prese come esempio il Santo di Nazareth, perché chi più di lui è stato custode della vita? Nel Vangelo leggiamo: “prende con sé il Bambino e sua madre e fa ciò che Dio gli ha ordinato.” Questo è importante perché indica che “Gesù, Maria e Giuseppe sono in un certo senso il nucleo primordiale della Chiesa. Gesù è Uomo e Dio, Maria, la prima discepola, è la Madre; e Giuseppe, il custode.” Essere custodi è una vocazione cristiana, “essere cristiano è non solo ricevere la fede, confessare la fede, ma custodire la vita, la vita propria, la vita degli altri, la vita della Chiesa.”
Parole profonde quelle di Papa Francesco che in una sola riga svela tutto il significato dell’essere cristiano. Cristo si è fatto bambino indifeso per venire a salvarci, pertanto ogni persona che ha fame e sete, ogni straniero, ogni migrante, ogni persona senza vestiti, ogni malato, ogni carcerato è il Bambino che Giuseppe custodisce. E noi siamo invitati a custodire questa gente, questi nostri fratelli e sorelle, come l’ha fatto Giuseppe. Per questo, egli è invocato come protettore di tutti i bisognosi, degli esuli, degli afflitti, e anche dei moribondi. Impariamo da lui ad essere custodi dei bisognosi.
Ma per bisognosi, il Papa non intende solo l’immigrato, il senzatetto ma tutti coloro che ci circondano. Bisognosi possono essere gli anziani soli che abitano nel nostro quartiere, un amico, un parente che sta attraversando un periodo difficile.
E chiediamoci anche, sottolinea Bergoglio, se amiamo la chiesa così com’è, come popolo di Dio in cammino, con tanti limiti ma con tanta voglia di servire e amare Dio. Infatti, solo l’amore ci rende capaci di dire pienamente la verità, in maniera non parziale; di dire quello che non va, ma anche di riconoscere tutto il bene e la santità che sono presenti nella Chiesa, a partire proprio da Gesù e da Maria. Amare la Chiesa, custodire la Chiesa e camminare con la Chiesa.” Per fare ciò, chiediamo a San Giuseppe “la forza e la pazienza di saper sopportare soprusi e sofferenze per amore del Vangelo.”
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