Beati quelli che sono nel pianto perché saranno consolati
Spesso ci sentiamo in dovere di criticare gli altri che diventano causa della propria sofferenza, e ci auto proclamiamo eroi e difensori di coloro che sono nel pianto. Ma bastano poche parole per poter comprendere se non siamo anche noi sofferenza per coloro che sono nel pianto, che sono nel dolore. Si, perché anche non facendo nulla si diventa operatori del male. Poniamoci allora queste semplici domande:
Che cosa faccio per le grandi ingiustizie contro i poveri e per le grandi sofferenze del mondo? Molti rispondono: e cosa può fare uno come per a confronto del grande problema mondiale della povertà? Forse dimentichiamo che il mare che occupa più della metà del pianeta è formato da una goccia, poi da un’altra goccia….i piccoli gesti come aiutare un povero, aiutare il parroco servendo alla mensa dei poveri o semplicemente partecipare alla Santa Messa un giorno in più oltre alla domenica e offrirla per i poveri, quel sacrificio avrà grande valore dinanzi a Dio.
Critichiamo i sacerdoti e li riteniamo responsabili della sofferenza di coloro che sono nel pianto… ma guarda a don…. se ne sta a parlare ogni mattina fuori al bar… guarda padre…. ha comperato una macchina costosissima e di grossa cilindrata…. ecc ecc ecc?! Senza sapere che don Alessandro è ogni mattina fuori al bar per socializzare con quei vecchietti e cerca di riportarli a Dio. Anche Gesù veniva criticato perché sedeva a tavola con i pubblicani ed i peccatori. E padre Lorenzo che ha comprato una macchina potente solo perché tra la parrocchia e la casa di riposo, tra la parrocchia ed il centro rifugiati distano tanti chilometri ed ogni giorno per poter portare la Parola di Dio, l’Eucaristia ed il suo conforto cristiano, necessita di una macchina forte.
Siamo tutti responsabili del pianto dei più deboli e dei poveri. Siamo tutti responsabili perché siamo bravi a parole ma con i fatti un pò meno. Perchè abbiamo una vista corta, capace di vedere l’errore degli altri anziché il buono che abita nel profondo del nostro cuore. Siamo solo proiettati verso il male e mai verso il bene….Solo un cuore puro può vedere unicamente ed esclusivamente il bene in ciascun individuo.
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