beata Anna Katharina Emmerick e Gesù bambino
La Natività nella visione della beata Anna Katharina Emmerick, dal libro La Vita della Madonna:
Alla presenza di cori angelici, di luce intensissima, la natura freme, gli animali soavemente saltellano, nascono nuovi fiori, erbe e virgulti dal terreno; gli alberi «rinfrescati» diffondono una dolce fragranza e dal suolo scaturiscono molte nuove sorgenti d’acqua.
Tutto il Creato partecipa al Grande ed Unico Evento. Ed ecco che la «Santa Vergine annunciò al suo sposo che a mezzanotte si sarebbero compiuti i nove mesi dal momento in cui fu concepito il Santo Figlio e l’Angelo l’aveva salutata Madre di Dio.
Inoltre lo esortò ad unirsi a Lei nelle preghiere ardenti per intercedere la misericordia di Dio verso quei duri di cuore che le avevano negato l’ospitalità».
Siccome il momento del prodigioso evento si avvicinava, la Santa Vergine disse quindi a san Giuseppe era ormai prossimo e che desiderava rimanere sola, perciò lo pregò di rinchiudersi nella propria cella.
«Il sant’uomo fu avvolto da una luce celeste soprannaturale». Il Bambino nacque e «Giuseppe contemplò la scena come una volta Mosè aveva fatto con il roveto ardente; poi, entrato con santo timore nella cella, si gettò proteso sul terreno e si immerse nella preghiera più devota.
La Madonna, inginocchiata sulla sua stuoia, teneva il viso rivolto ad oriente. Un’ampia tunica candida priva di ogni legame cadeva in larghe pieghe intorno al suo corpo. Alla dodicesima ora fu rapita dall’estasi della preghiera. Vidi allora il suo corpo elevarsi dal suolo.
Frattanto la grotta si illuminava sempre più, fino a che la Beata Vergine fu avvolta tutta, con tutte le cose, in uno splendore d’infinita magnificenza.
Questa scena irradiava tanta Grazia Divina che non sono in grado di descriverla.
Vidi Maria Santissima assorta nel rapimento per qualche tempo, poi la vidi ricoprire attentamente con un panno una piccola figura uscita dallo splendore radioso, senza toccarla, né sollevarla».
La sempre Vergine prima, durante, dopo il parto in piena salute e senza nessun segno di affaticamento, si avvolse con un velo insieme al Redentore, e lo allattò con il «suo santo latte». A Betlemme, sotto un firmamento che guidava i Magi al luogo benedetto, era nato il Re dell’Universo.
Preghiera
O Gesù, che hai voluto farti bambino, mi avvicino a te con fiducia.
Credo che il tuo amore premuroso prevenga ogni mia necessità,
e anche per l’intercessione della tua santa Madre, tu possa veramente venire incontro
a ogni mia necessità, spirituale e materiale, se ti prego secondo la tua volontà.
Ti amo con tutto il cuore e con tutte le forze del mio animo.
Ti chiedo perdono se la mia debolezza mi induce al peccato.
Ripeto con il tuo vangelo Signore, se tu vuoi puoi guarirmi.
A te lascio decidere il come e il quando.
Sono disposto anche ad accettare la sofferenza, se questa è la tua volontà,
ma aiutami a non indurirmi in essa, rendendola infruttuosa.
Aiutami a essere servitore fedele, e ad amare, per amor tuo, divino Bambino, il mio prossimo come me stesso.
Bambino onnipotente, ti prego con insistenza di assistermi in questo momento nella mia attuale circostanza (qui si può esprimere). Donami la grazia di rimanere in te, di essere posseduto e possederti interamente, con i tuoi genitori, Maria e Giuseppe, nella lode eterna dei tuoi celesti servitori. Amen
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