Accogliamo Maria recitando il Rosario
Recitando il Rosario è come accogliere la Madonna in noi, facendola entrare e dimorare
nella nostra povera anima. Dovremmo essere tutti così puri e ardenti come l’apostolo vergine, prediletto di Gesù, S. Giovanni Evangelista, che «accolse Maria in casa sua» (Gv 19,27).
Mettiamo anche noi la mente pura, il cuore affettuoso e tanta confidenza filiale, quando
recitiamo il Rosario.
Sforziamoci di imitare i Santi. Non valga per noi il lamento della Madonna a S. Caterina
Labouré: «Non si recita bene il Rosario». Dalla vita di questa Santa sappiamo che da
quando ella udì quel lamento della Vergine Santa, per tutta la vita se lo portò «come una
spina nel cuore».
Ricordiamo anche noi quel lamento della Madre Divina. E se le vogliamo bene, dobbiamo
offrirle Rosari che le siano graditi. Chi ama si sforza di fare piacere alla persona amata, e
tanto ama quanto si sforza. Se la Madonna vedrà il nostro sforzo nel recitare bene il suo
Rosario sarà felice del nostro amore per Lei. Facciamola felice.
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